Andrea Ranocchia non ha deluso Spalletti, sostituendo Miranda senza sbavature: «Lui ci tratta tutti allo stesso modo, non bastano 11 giocatori.»

I tifosi interisti non erano tranquilli. Aspettavano con ansia la prestazione odierna di Andrea Ranocchia, incaricato di sostituire degnamente Joao Miranda squalificato per diffida. Esame superato alla grande: partita praticamente senza sbavatura quella del centrale italiano, facilitata anche da un Chievo Verona irriconoscibile e da una prestazione, quella dell’Inter, che non ha lasciato spazio alle sortite offensive degli avversari. Ranocchia ha praticamente vinto tutti i contrasti con gli attaccanti giallobù e si è reso pericoloso anche in zona gol, svettando di testa su calcio d’angolo trovando solo un abile Sorrentino a negargli la gioia del gol. A fine partita Ranocchia commenta così la sua prestazione: «Abbiamo fatto una grande partita oggi, ma non abbiamo fatto ancora niente. Non ci dobbiamo fermare e bisogna preparare al massimo la sfida contro la Juventus, anche se queste partite si preparano da sole. Luciano Spalletti sta facendo un grande lavoro, ci fa sentire tutti importanti e non ha figli e figliastri, siamo tutti uguali per lui. Posso dire che in tutti questi anni di Inter, non ho mai visto una squadra così unita e compatta.» Sulla sua crescita e condizione: «Come procede la mia crescita? Io non ho mai mollato e continuo ancora a dare il massimo di me stesso. Secondo me sono ancora in tempo per far ricredere tutti e diventare il giocatore che tutti si aspettavano. Nel calcio non bisogna mai dire mai»