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2014

Ranking Uefa – Spagna in volo, l’Italia non vede più il podio e resta a sei squadre

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Da quarto a sesto posto poco o nulla cambia: la situazione dell’Italia

RANKING UEFA ITALIA – Il funzionamento del sistema: i ranking federazioni per coefficienti si basano sui risultati ottenuti dai club appartenenti a quella federazione nelle ultime cinque stagioni di UEFA Champions League e UEFA Europa League. I ranking determinano il numero di posti assegnati ad ogni federazione nelle successive competizioni per club UEFA (uefa.com).

LA RIPARTIZIONE DEI POSTI – Aspetto poco conosciuto ai più: le prime tre nazioni europee hanno diritto a quattro posti in Champions League (di cui tre diretti ed uno ai preliminari) e tre in Europa League. Dal quarto al sesto Paese spettano  tre posti in Champions League (di cui due diretti ed uno ai preliminari) e tre in Europa League. La conseguenza: cambia poco o nulla tra quarto, quinto o sesto posto. La differenza la fa esclusivamente rientrare tra le prime tre nazioni: lì dove si riacquisisce il diritto di iscrivere sette squadre alle competizioni europee di cui quattro alla Champions. Dal settimo posto in giù invece la vicenda si rivoluziona totalmente dal momento che si perde anche il terzo posto in Champions: fino al dodicesimo ci sono due piazze di cui una soltanto in via diretta. L’Italia oggi è quarta.

IL SISTEMA DEI PUNTI – Ogni squadra ottiene due punti per una vittoria e un punto per un pareggio (metà nelle qualificazioni e negli spareggi). I club che raggiungono gli ottavi, i quarti di finale, le semifinali o la finale della UEFA Champions League, o i quarti, semifinali o finale della UEFA Europa League, ottengono un punto extra per ogni turno.  Inoltre vengono assegnati quattro punti per la partecipazione alla fase a gironi di UEFA Champions League e altri quattro punti per la qualificazione agli ottavi di finale (uefa.com). Il sistema agisce su base quinquennale e dunque ad ogni battesimo di stagione vanno scartati i punti di cinque anni prima: tradotto, in avvio di stagione 2014-15 non varranno i punteggi accumulati nella stagione 2009-10.

LA SITUAZIONE ITALIANA – Come ampiamente dettagliato per mutare la situazione c’è bisogno di recuperare la terza posizione attualmente occupata dalla Germania: soltanto così sarebbe possibile iscrivere sette squadre alle due competizioni, riagguantare il quarto posto Champions nonché dunque il terzo per via diretta. Tutto ciò oggi è un miraggio: Germania 81.641, Italia 66.938. Punteggio finale di questa stagione considerando che entrambe le nazioni abbiano già perso ogni partecipante. Ragioniamo in ottica futura: stagione 2014-15, da scartare i punteggi accumulati nel 2009-10 (Germania 18.083, Italia 15.428 grazie al boom dell’Inter di Mourinho). Via alle sottrazioni: Germania 63.558, Italia 51.510. Restano ben 12.048 punti di scarto. Un’enormità. Occorrerebbe una doppia e totale inversione di tendenza: quest’anno per intenderci i due sistemi Paese si sono di fatto equivalsi con Germania 14.714 ed Italia 14.166. Si dividono i punti accumulati da tutte le squadre nazionali (secondo i criteri già esplicati) per il numero di club che partecipano alle manifestazioni internazionali: occorre dunque l’apporto di tutte le parti in causa per tornare a fare la voce grossa e riprenderci il nostro destino. Preoccupa poco la rincorsa del Portogallo: ancora dietro e ad ogni modo tra quarto e quinto posto poco cambia.

IL VOLO IBERICO – Un’annata senza rivali: tre finaliste su quattro in Champions ed Europa League con lo spartito intonato dalle due belle di Madrid alle quali si è aggiunto il Siviglia, che ha superato in semifinale di EL il Valencia in una doppia sfida tutta spagnola. I numeri del dominio: i punteggi del 2013-14 gridano Spagna 22.571, Inghilterra 16.785, Germania 14.714. E non preoccupa affatto lo scarto 2009-10: i tre Paesi perderanno rispettivamente 17.928, 17.928, 18.083. Una storia senza storia insomma: tutti ai piedi della Spagna.