2016
Ranieri vince il premio Bearzot 2016
Il tecnico italiano premiato grazie al grande lavoro che sta svolgendo in Premier con il Leicester City
Non poteva essere diversamente: le Acli e la Figc hanno decretato Claudio Ranieri vincitore del premio Bearzot 2016. Il tecnico italiano, ad un passo dalla vittoria della Premier Ligue con il suo Leicester, succede a Massimiliano Allegri. Queste le parole della Figc per l’allenatore: ha confermato in questa stagione più che in altre, le sue straordinarie doti di maestro del calcio e motivatore instancabile, dimostrando come un gruppo coeso possa arrivare a risultati importanti, nonostante l’assenza di cosiddetti top-player”
L’ARTICOLO PER PLAYERS TRIBUNE – Nello stesso giorno, Claudio Ranieri ha rilasciato un articolo su Players Tribune – la stessa piattaforma attraverso la quale Kobe Bryan ha annunciato il suo addio al Basket – raccontando la sua avventura al Leicester: «Quando incontrai la prima volta il presidente, mi disse che questa stagione sarebbe stata molto importante per il Leicester e che sarebbe stato fondamentale restare in Premieri. Mi chiese di salvarci. Gli risposi che avremmo combattuto duro per ottenere la salvezza. Mai mi sarei potuto immaginare di essere a 69 punti ad Aprile. L’anno scorso, di questi tempi, il Leicester era ultimo!».
KANTE’ E VARDY – Il tecnico ha poi voluto raccontare la sua vita a Leicester: «Trascorro la maggior parte del tempo con mia moglia. Non esco molto. Andiamo al laghetto qui vicino, oppure ci guardiamo un film. Ultimamente, però, sento gli occhi di tutto il mondo addosso. Ci seguono anche dall’America! Forse non tutti conoscono i nomi dei nostri calciatori, ma io, che li ho visti dal primo giorno, posso constatare le loro qualità. Parliamo ad esempio di Kantè: Corre inesorabilmente. Gli ho sempre detto di rallentare, di non correre dietro ogni palla. Ma appena abbasso ed alzo lo sguardo, lui è di nuovo li a correre. Un giorno lo vedrò crossare e poi andare a prendere quel pallone di testa – il discorso si sposta poi sul numero 9 delle Foxes – Vardy è un cavallo fantastico. Gli dico che muoversi come vuole in campo, l’importante è che si ricordi di aiutarci in ripiegamento. Se lui comincia il pressing, poi lo seguono tutti. Ho sempre detto a tutti che devono giocare per i loro compagni. Se ci battono vuol dire che sono migliori di noi, ma devono dimostrarlo sul campo».
L’IMPORTANZA DELLA PIZZA – Divertente l’aneddoto riguardante la pizza: «Ricordo che c’era un periodo in cui prendevamo sempre goal. Vincevamo, ma subivamo almeno una rete. Così dissi a tutti che se non ne avessimo subito nessuno nel match successivo, avrei offerto a tutti una pizza: vincemmo 1 a 0 contro il Crystal Palace e andammo tutti in pizzeria. Gli ho detto che dovevano lavorare per tutto, anche per la pizza quindi l’abbiamo fatta noi».
UN ESEMPIO PER TUTTI – Infine, il tecnico italiano, parla del sogno che il suo team potrebbere raggiungere a breve: «Manca poco e dobbiamo continuare a combattere con testa e anima. Noi siamo la dimostrazione che lo spirito e la determinazione possono portare a grandi risultati. Siamo 26 persone con testa e carattere differenti, ma abbiamo un solo cuore. Solo poco tempo fa i miei giocatori erano in serie minori, adesso lottiamo per un sogno: il titolo. Siamo un esempio per i giovani. Chiunque può farcela, non serve un grosso nome né un grosso contratto. Serve un cuore aperto, tanta energia. Bisogna correre sempre, correre liberi e chissà magari a fine campionato di pizzate ne faremo 2».