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2016

Ranieri: «Leicester nuovo Nottingham»

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ranieri murales leicester city maggio 2016 ifa

Il tecnico italiano: «Voglio gente che dia il massimo anche in Champions League»

Claudio Ranieri ha compiuto un miracolo vincendo la Premier League con il Leicester City e ora è l’allenatore più gettonato al mondo, ieri tra l’altro ha vinto il Premio Bearzot. Ranieri racconta delle tante manifestazioni di affetto ricevute da tutto il mondo, un modo come un altro per rialzare l’immagine dell’Italia, se poi si aggiunge anche la festa con Andrea Bocelli ecco il quadro completo, tanto che l’artista toscano ha scelto di sua sponte di cantare al King Power Stadium e lo ha fatto con contentezza e tensione. Ranieri afferma che sarebbe tornato anche in Championship in estate pur di riabbracciare l’Inghilterra: «Il Leicester mi ha convinto per la dirigenza, i programmi, le strutture. Lì ho trovato materiale prezioso per la mia mania per la videoanalisi».

CAMPIONE – Il tecnico ha chiesto al Leicester una cosa fondamentale: «Voi dovete conoscere me, vi chiedo di dare tutto quello che potete l’unto per l’altro». Ranieri si sofferma anche su Chelsea – Tottenham che ha dato il titolo alle Foxes e narra di aver predetto il risultato alla moglie, e a proposito di Blues il romano ha ancora un ottimo rapporto sia con Abramovic che con i tifosi, tanto da andare spesso a vederlo: «L’unico rimpianto è che il patron con me è arrivato tardi per fare un grande mercato. Era luglio e mi diceva di comprarmi Totti o Nesta ma non c’era tempo». Adesso se si parla di calciomercato per il Leicester si aprono porte impensabili rispetto a poco tempo fa: «Non voglio giocatori da trenta o quaranta milioni e spaccano lo spogliatoio, voglio gente che dia il massimo anche in Champions League. In tanti ci vorranno nel girone ma manterremo la mentalità». E si fa anche il nome di Lapadula, che Ranieri dice di apprezzare.

STORICO – Paragoni tra Simeone e Ranieri? Il romano non ne vuole sentire, anche perché pensa che non esistano schemi vincenti e che un tecnico deve sentire uno come suo e poi agire, Ranieri ad esempio non sembra un amante del tiki-taka: «Lascio alle punte la libertà di attaccare e tagliare il campo, basta che poi ci ricompattiamo subito. Dico ai miei si pensare sempre prima alla difesa». Okazaki e Vardy attaccanti, Kanté a centrocampo, il successo del Leicester è nato in estate con queste scelte come spiega Ranieri a La Gazzetta dello Sport, ma il mister deve essere contento per gli attestati di stima ricevuti da ogni allenatore in Premier League: «Ai miei dicevo di guardare sempre sopra di noi e mai sotto, come gli scalatori. Ho saputo che potevamo vincere subito dopo le trasferte con Manchester City e Arsenal. Noi la più grande impresa? No quella la fece il Nottingham che vinse anche due Coppe dei Campioni, speriamo di arrivare al loro livello». Infine una battuta di Ranieri sulla Nazionale: «Ero curioso di fare il ct ma la Grecia mi è bastata, non mi sento di escludere che un giorno possa accadere».

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