Serie A

Claudio Ranieri: «Juve, bravo Motta a trasmettere le proprie idee. Fa strano vedere la difficoltà di Douglas Luiz. Vlahovic non è Batistuta. Ho chiesto scusa a due giocatori del Napoli…»

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Le parole di Claudio Ranieri, ex allenatore, sull’inizio di stagione della Juventus di Thiago Motta in Serie A. Tutti i dettagli

Da quest’anno Claudio Ranieri è fermo, anche se non esclude del tutto un ritorno al mestiere che ama. E da allenatore attento a quel che succede, ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport su svariati argomenti del nostro calcio.

TORNARE IN PANCHINA«La tentazione di tornare subito c’è stata, lo ammetto, ma alla fine ho resistito. La mia idea resta la stessa di fine maggio: aspetto un’avventura che mi stuzzichi, qualcosa di simpatico, preferibilmente una nazionale europea. A livello di club penso di aver chiuso, ma poi sapete come è strano il calcio: mai dire mai…».
LA JUVE DI MOTTA«Quella della Juventus è stata una vera rivoluzione, anche culturale. Si è lasciato un modo di giocare per abbracciarne un altro. A prescindere dai gusti, il cambiamento è stato notevole. La Juve di Motta era un punto interrogativo dopo tutti i cambiamenti, anche negli uomini. Thiago è stato rapido a trasmettere e convincere la squadra delle proprie idee. E adesso si ha la certezza che la Juventus lotterà con l’Inter e con il Napoli. Conte è un vincente, è partito forte e alla lunga non giocare le Coppe qualche vantaggio glielo darà visti i calendari intasati delle altre».
LE DIFFICOLTA’ DI DOUGLAS LUIZ«Di solito chi arriva dalla Premier e dalla Germania ha un motore ben rodato, però la Serie A è un campionato particolare a livello tattico e la Juventus un top club. Fa strano sì, anche se Douglas Luiz non è il primo caso di giocatore che impiega dei mesi per ambientarsi e non sarà l’ultimo. Platini, che è stato uno dei migliori della storia, ha sempre ammesso di aver faticato inizialmente a Torino. Ogni ragazzo ha i propri tempi: Koopmeiners si è già ambientato. E Conceiçao, con il suo mix di fantasia e dribbling, soprattutto adesso che in pochi lo conoscono, può risultare parecchio velenoso».
VLAHOVIC COME BATISTUTA«Dusan è un centravanti fortissimo, mi piace davvero tanto. Mi chiedo ancora come si faccia a metterlo in discussione quando non segna per tre partite. Tutti gli attaccanti vivono momenti nei quali la palla non entra. Poi si sbloccano e non si fermano più, proprio come Vlahovic. Ma non facciamo paragoni con epoche diverse. Batistuta è stato un nove unico: nemmeno Haaland accosterei a Bati. E parliamo di un bomber che nel City di Guardiola realizzava caterve di gol».
IL PARMA«Il Parma ha dei talenti interessanti, Bernabé e Bonny su tutti. E quanto è bravo Man».
SCUSE«Ho vissuto diverse stagioni con il pensiero di dovermi scusare con Laurent Blanc e Alemao. Ai tempi del Napoli sbagliò Ferlaino a venderli e io ad avallare le loro decisioni. Per fortuna, a distanza di qualche anno da quell’estate 1992, ho incontrato e chiesto scusa a entrambi di persona».

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