2017
Ramires all’Inter, l’UEFA dice no: il retroscena sull’affare
Ramires sembrava pronto per vestire la maglia dell’Inter, ma il Fair Play UEFA ha detto no: ecco il retroscena che ha bloccato Ausilio e Sabatini nell’affare con lo Jiangsu
L’Inter aveva chiuso l’affare Ramires con lo Jiangsu, ma alla fine è saltato tutto. Perché? Molto probabilmente la frenata è dovuta al Fair Play Finanziario voluto dall’UEFA. Il retroscena lo racconta La Gazzetta dello Sport: Spalletti aveva detto sì al giocatore, lo stesso avevano fatto Ausilio e Sabatini, ma sul più bello l’operazione ha rallentato fino a terminare in un punto morto. Un prestito del genere poteva essere letto come un aiuto tra club dello stesso proprietario (Suning, in questo caso) stando al comitato che sovrintende al settlement agreement.
Inoltre, il Fair Play non permette all’Inter il prestito con obbligo di riscatto e quindi Ausilio e Sabatini hanno le mani legate. Si aggiungano i problemi che impediscono a Suning di investire nel mercato dell’Inter e il quadro è completo. L’Inter può destinare al monte ingaggi solo il 60% del fatturato, Ramires guadagna dieci milioni di euro all’anno e per questo non è stato un gioco da ragazzi portarlo a Milano, scrive la Rosea. L’operazione con il brasiliano è saltata, il rischio è che il FFP blocchi anche altri arrivi.