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2014

Rami-Essien-Honda-Pazzini, quattro più Seedorf e il Milan cambia

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Fosforo per la spina dorsale rossonera

SERIE A CHAMPIONS LEAGUE MILAN CALCIOMERCATO – Presto, troppo presto, in casa Milan per parlare di rivoluzione seedorfiana: non possono bastare due vittorie in due partite di campionato, ottenute nei ultimi minuti finali delle rispettive gare, per parlare di svolta. Ma di carattere quello sì: crederci fino all’ultimo istante – come accaduto contro Verona e Cagliari – è segnale inequivocabile di fosforo ritrovato.

DIFESA – Fosforo innanzitutto per la linea difensiva: il Milan, nell’attuale sessione di calciomercato, si è rifatto il look partendo proprio dal suo asse centrale. Dalla sua colonna vertebrale. Un uomo per reparto a dare sostanza ad una squadra in difficoltà per rilanciarne le ambizioni ed elevarla da sabbie mobili che non le competono. L’operazione legata all’approdo di Adil Rami si è concretizzata ad ottobre, con il calciatore francese che ha potuto sfruttare due mesi per ambientarsi a Milanello fino all’arrivo di gennaio, prima data utile per poter esordire nel campionato italiano. Scarso, per non dire nullo, utilizzo in avvio con quello che sembrava un vero e proprio caso: Seedorf ora sembra invece dargli fiducia al centro della sua linea difensiva a quattro ed il francese è per caratteristiche e curriculum il difensore più solido a disposizione dell’olandese. Chiamato nell’immediato futuro a comporre la prossima coppia difensiva rossonera con Zapata, attualmente in fase di recupero da una lesione muscolare.

CENTROCAMPO – Due innesti di livello internazionale: Michael Essien e Keisuke Honda. Partiamo dal ghanese: centrocampista dalle attitudini prettamente difensive chiamato a coprire le lacune mostrate dai rossoneri nella fase di schermo alla difesa. I 149 minuti disputati nell’attuale Premier League non rinvigoriscono le dichiarazioni del suo ex allenatore Mourinho: “L’avrei tenuto perché può giocare ancora ad altissimi livelli, ma il Milan è una chance di livello altissimo”. Perché non scendeva in campo allora, Josè? La verità sta nel mezzo: Essien non è più un centrocampista di primo rilievo internazionale ma può offrire al Milan quel surplus di solidità ed esperienza venuto meno con l’addio degli storici senatori. E stiamo imparando a conoscere più da vicino il giapponese Honda: qualità e dinamismo, buona abilità nel liberarsi al tiro, studia i movimenti del 4-2-3-1 in progress di Clarence Seedorf per incidere sulla struttura del Milan di oggi e che verrà.

ATTACCO – Probabilmente l’innesto più rilevante nonostante un vero e proprio acquisto non lo sia. Il recupero totale di Giampaolo Pazzini – peraltro tanto invocato dall’ex allenatore Allegri – sembra poter fungere da chiave di svolta nell’economia rossonera. Il Pazzo è attaccante rapace negli ultimi metri in grado di garantire a Seedorf una diversità di soluzioni tattiche particolarmente interessante: alternativa a Balotelli ma anche riferimento offensivo in grado di coesistere con l’ex attaccante di Inter e Manchester City, in tal caso più libero di svariare negli ultimi trenta metri di campo e cercarsi gli spazi necessari per agevolare il suo raggio d’azione. Dunque è indubitabile che la principale inversione di tendenza si chiami Clarence Seedorf ma non possono essere sottovalutate quattro novità di grande impatto che possono contribuire a cambiare volto al Milan. Ad un Diavolo che, in attesa del grande impegno internazionale di fronte alla rivelazione Atletico Madrid, torna a respirare.