2014

Raimondi: «Non gioco, ma non è un problema: prima viene la Dea»

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Il laterale nerazzurro fatica a trovare spazio: «Penso sempre al bene dell’Atalanta»

ATALANTA RAIMONDI SERIE A – «Non sto vivendo bene questa situazione, ma la accetto, l’ho sempre fatto e soprattutto a Bergamo. Vado avanti cercando di aiutare chi gioca e cercare di farmi trovare pronto quando capiterà, anche se non è facile senza minuti nella gambe. Il mio momento prima o poi arriverà, ma l’unica cosa che conta è il bene dell’Atalanta». Intervistato a margine della presenza all’Atalanta Store di Oriocenter, Christian Raimondi, simbolo della Dea, ha parlato del difficile periodo che sta vivendo in questo avvio di stagione.

CHE GIOIA – A riportare entusiasmo ci ha pensato Bokaye, la cui zampata nel finale di match contro il Parma è valsa tre punti: «É stato bellissimo – spiega ‘CR77’ – perché siamo tornati a vincere con un gol al 90esimo sotto la nostra Curva. Non voglio fare proclami, il tempo dirà se è stata la partita della svolta o meno, di certo è una vittoria che vale doppio. Parma? Pensavo che ci saremmo trovati con qualche punto in più in classifica, noi adesso dobbiamo restare con i piedi ben saldi a terra e andare avanti».

NIENTE CONTI – Per i nerazzurri, adesso, tre match in sette giorni: Udinese e Torino in trasferta, Napoli in casa. «Non dovremo fare conti, ma giorcarci al massimo partita dopo partita. Eccezion fatta per Roma e Juventus, i punti li possiamo e dobbiamo fare con tutti. 4 punti? Iniziamo a vincere a Udine, poi vedremo».

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