2015

Alessia, Martina e Rosa: le ragazze Scudetto

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Le ragazze che hanno premiato la Juventus: conosciamole meglio

E’ passata circa una settimana dalla premiazione della Juventus campione d’Italia: sul palco, al termine dell’ultima partita casalinga allo Juventus Stadium, dopo la partita col Napoli, sono saliti tutti i giocatori bianconeri per ricevere l’ambito trofeo (la Coppa Scudetto, o comunque la si voglia chiamare) e festeggiare insieme alle famiglie una vittoria che è valsa circa nove mesi di sudore. Sul palco, oltre ai giocatori, è ormai consuetudine che da qualche anno si affianchino anche alcune hostess che sono parte di un rigido cerimoniale che prevede prima la consegna delle medaglie ad ogni singolo giocatore della rosa della squadra vincitrice e, successivamente, la consegna del trofeo al capitano da parte del presidente della Lega di Serie A

LE RAGAZZE SCUDETTO – Anche quest’anno, agli occhi dei più attenti, non saranno sfuggite almeno tre delle ragazze che hanno aiutato il numero uno di Lega nella consegna dei trofei. I loro nomi non sono noti al grande pubblico, ma forse lo diventeranno, visto che in passato alcune delle hostess che erano presenti sul palco dello Juventus Stadium sono poi diventato più o meno note al grande pubblico (come Eleonora Boi, ora giornalista Mediaset). Calcionews24.com le ha scovate e ha posto loro qualche domanda per voi: se vi stavate chiedendo come si chiamano e cosa fanno nella vita, ecco tutto ciò che dovete sapere. 

ALESSIA IMBRIOLO (LIVORNO)

MARTINA BULGHERONI (COMO)

ROSA ORTIZ (REPUBBLICA DOMINICANA)

Ciao ragazze. Allora, dai, presentatevi: parlateci un po’ di voi… 
Alessia: «Ciao a tutti! Sono Alessia Imbriolo, sono di Livorno, proprio come Giorgio Chiellini e Massimiliano Allegri, ho 18 anni e frequento il liceo scientifico. Nel mio tempo libero faccio la modella, studio recitazione cinematografica e lo scorso anno ho effettuato le premiazione della World League di pallavolo maschile. Anche per quest’anno mi occuperò delle qualificazioni della Nazionale Italiana di Pallavolo che si terranno prorpio in Italia»
Martina: «Mi chiamo Martina Bulgheroni, ho 18 anni e frequento la quinta liceo e arrivo da un piccolo paesino in provincia di Como immerso nel verde: Binago. Amo fare sport, leggere e dipingere, il mio sogno un domani è quello di diventare un’avvocatessa per i diritti umani, ma per ora mi sto concentrando sulla moda»
Rosa: «Sono Rosa Ortiz, dominicana, ho 22 anni e sono arrivata a Milano un paio di anni fa, portando però nel cuore la mia famiglia numerosa e la mia cultura, per inseguire il mio sogno: lavorare nel mondo dello spettacolo. Ho fatto tante cose finora, ma in assoluto la più bella è stata premiara la Juventus. Le mie passioni sono la cucina, il cinema, la lettura e… il ballo!»

Per quale squadra tifate?
A. «La mia squadra del cuore è la Juventus!»
M. «Non ho una squadra del cuore, ma ho un calciatore del cuore: Javier Zanetti. Credo sia uno dei più validi esempi di umiltà, duro lavoro e costanza. Ultimamente di calciatori così se ne vedono pochi»
R. «Non ho una squadra del cuore, giocano tutte per vincere… Solo che in questo caso quella che ci è riuscita meglio è la Juventus (ride, ndr

Come siete arrivate a diventare le premiatrici ufficiali della Serie A quest’anno?
A. «Sono diventata premiatrice ufficiale della Serie A di questa stagione grazie ad Andrea Celentano (pierre milanese), che mi ha dato questa grande opportunità mettendomi in contatto con l’agenzia che selezionava le ragazze»
M. «Ho avuto molta fortuna: mi hanno chiesto se volevo candidarmi e dopo aver inviato le mie foto sono stata presa. Non ci credevo neanche io!»
R. «Anche io grazie ad Andrea: mi ha detto lui del casting, solitamente ha sempre buone proposte. Sempre grazie a lui ho partecipato anche al programma “Donnavventura”»

C’è qualche giocatore che vi ha colpito più degli altri nel corso della premiazione, prima o dopo?
A. «Sono stati tutti molo gentili ed era un piacere vederli tutti così allegri e scherzosi»
M. «Il migliore dal vivo è stato di certo Fernando Llorente, per la sua gentilezza e… il suo aspetto!» 
R. «Mi hanno colpito tutti! (ride, ndr

Ha fatto il giro del web un fermo immagine di Andrea Pirlo che sembra puntare proprio una della hostess nel corso della premiazione. Era una di voi? Cosa avete pensato? 
A. «Io non credo che Andrea Pirlo abbia guardato in particolar modo una di noi»
R. «Onestamente non so a chi ha guardato Pirlo: ero molto concentrata sulle telecamere»

E diteci la verità: qualcuno dei giocatori, al termine della premiazione, ha chiesto per caso il vostro numero di telefono?
A. «No, non credo»
M. «Per noi era un lavoro e la professionalità in questi casi è al primo posto, ovviamente non abbiamo dato numeri e nomi, ma essendo tutti calciatori sposati o fidanzati non ci sono state avances di nessun tipo… a parte la manina di Lapo Elkann mentre facevamo una foto!» 
R. «Nessuna di noi è entrata davvero in contatto con loro… Peccato!»

Quale giocatore vi è sembrato il più simpatico della Juventus? Quale invece il più teso?
A. «Il più simpatico mi è sembrato Fernando Llorente, molto allegro e sorridente. Il più teso invece Gianluigi Buffon, che dopo la premiazione è subito tornato negli spogliatoi»
M. «Non ho notato tensione in nessuno di loro, erano tranquilli felici ovviamente, ma oramai credo siano abituati a tali emozioni»
R. «Il più simpatico Llorente. Buffon non direi propriamente il più teso, però sì, però è sparito subito dopo la premiazione e non ho potuto nemmeno fare la foto con lui»

Eravate nervose prima di entrare in campo con i giocatori? C’era un cerimoniale preciso da seguire? 
A. «Beh, credo che essere nervosa fosse il minimo! Entrare in campo davanti a migliaia di persone che guardano solo te è stata un’emozione unica. Il momento che mi ha impressionato maggiormente è quando mi sono voltata verso la Curva bianconera: bellissima! 
Ognuna di noi aveva una posizione precisa e un ruolo stabilito durante le prove ufficiali prima della partita»
M. «Ovviamente c’era un cerimoniale da seguire: avevamo fatto le prove prima, ma in camerino, quindi non mi ero ancora resa conto della grandezza e della portata della cosa che stavo andando a fare. L’emozione più grande l’ho provata appena ho fatto il primo passo per uscire, mi sono trovata davanti a 40mila spettatori: c’era la mia immagine sui due schermi dello stadio e numerose televisioni e fotografi… penso di poter dire che tutto questo è stato una delle più grandi emozioni della mia vita. Quando in camerino ho capito che sarei dovuta rimanere sul palco e che quindi sarei stata al centro dell’attenzione con i dirigenti della Lega, ho avuto un attimo di preoccupazione, ma tutto è andato per il meglio e sono davvero felice di aver avuto questa meravigliosa opportunità!» 
R. «C’era il cerimoniale da seguire, sì, ma io ero più emozionata che nervosa. Essere in mezzo al campo coi tifosi che urlano di gioia e vedere i calciatori della Juve che camminano verso di te è stato troppo, troppo bello! Ancora non ci credo di esser stata lì!»

Sogni nel cassetto e progetti per il futuro?
A. «Per il futuro spero di poter realizzare il mio sogno e riuscire a lavorare nel mondo della moda, ma se non ci dovessi riuscire, il mio piano di riserva è quello di diventare una designer e a quel punto… non mi servirà più dover mantenere la linea!»
M. «Per il futuro il mio sogno nel cassetto è quello di fare qualcosa di veramente bello e grande: vorrei laurearmi in Scienze Politiche dei Diritti Umani e mi auguro di riuscire in questo cammino e di poter essere ricordata per aver fatto del bene a tante persone!»
R. «Riuscire a sfondare in Italia e spero che la mia famiglia riesca a vederlo un giorno!».

Grazie ragazze, siete state carinissime. Buona vita!

Si ringrazia Andrea Celentano per la gentile collaborazione

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