2018

Andrea Raddrizzani si ritira: il Bari adesso rischia il fallimento

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L’imprenditore Andrea Radrizzani si è ritirato dalla trattativa per acquisire il Bari. Tra poche ore la società dovrà presentare un piano di ricapitalizzazione per evitare il fallimento.

Pochi minuti fa il Cesena ha dichiarato fallimento dopo 78 anni di storia. Il club, difatti, non è riuscito a rimediare i soldi utili per l’iscrizione al prossimo campionato Serie B e la società adesso dovrà essere rifondata e iscritta ai dilettanti. Secondo quanto emerso nelle ultime ore, anche al Bari potrebbe toccare la stessa sorte degli emiliani. Il club pugliese, difatti, ha un ammontare di debiti ingente e la Covisoc, come successo al Cesena, ha respinto la richiesta di iscrizione al prossimo campionato di Serie B. Negli ultimi giorni si era riaccesa la speranza dei tifosi, dato che si era fatto avanti Andrea Radrizzani, proprietario del Leeds, disposto a versare il 70% dell’aumento di capitale (circa 2,3 milioni di euro), cifra utile a ripianare i debiti della squadra. Pochi minuti fa, però, con un comunicato ufficiale Raddrizzani ha reso nota la decisione di rinunciare alla trattativa per l’acquisizione della squadra. Il club, dunque, ha a disposizione poche ore (entro le 19.00 di oggi) per presentare un piano di ricapitalizzazione ed essere ammessa al prossimo campionato di serie cadetta. Se non si dovesse presentare il piano, il club, come il Cesena, sarà costretto a dichiarare fallimento e lasciare il calcio nell’anno del suo 110° compleanno.

Questo il comunicato del presidente di Aser Group e Leeds, Andrea Raddrizzani: «Negli ultimi giorni abbiamo valutato attentamente la possibilità di investire nel AS Bari insieme ad altri partners e investitori locali. Purtroppo il poco tempo disponibile per eseguire una due diligence dettagliata e approfondita consona ad una operazione con un alto profilo di rischio ci costringono a malincuore ad abbandonare questa idea e sfida. Auguriamo che la società possa essere salvata e restiamo disponibili a valutare future collaborazioni e investimenti».

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