2014

Racchette da tennis: storie, miti e leggende

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l nostro sport è uno di quelli che necessitano di un attrezzo (praticamente una protesi) per essere giocato: la racchetta.
Probabilmente l’incidenza dell’attrezzo in questione non sarà così determinante per la prestazione del giocatore (campione o no) come in altri sport ma, vuoi per ragioni oggettive o vuoi per ragioni psicologiche, riveste comunque notevole importanza: sarebbe come chiedere ad un musicista di suonare la sua musica con uno strumento qualsiasi… Ce lo avreste visto, ad esempio, Jimi Hendrix senza la sua Fender Stratocaster?

Il nostro attrezzo ha, dalle sue origini ad oggi, subito una evoluzione continua per forme, materiali e soluzioni costruttive e tuttora (al di là delle pure operazioni di marketing) è un fiorire di novità più o meno miracolose, da parte di tutte le principali aziende del settore, che ridefiniscono, stagione dopo stagione, lo stato dell’arte.

Ci vorrebbe molto spazio per descrivere in maniera esaustiva oltre un secolo di evoluzione della racchetta da tennis e ci sono già, peraltro, pubblicazioni e ricerche in questo senso per chi volesse approfondire la materia, oltre a collezionisti in tutto il mondo che hanno investito notevoli risorse di tempo e denaro per ricostruire questo percorso storico.
In maniera estremamente sintetica possiamo suddividere l’intera storia della racchetta in due periodi fondamentali: quello che va dalle origini agli anni 70 (caratterizzato dal legno) e quello successivo, fino ai giorni nostri, in cui altri materiali e tecnologie costruttive hanno completamente ridefinito le caratteristiche della racchetta da tennis.
A cavallo dei due periodi suddetti, se vogliamo, c’è stato un periodo (dieci/quindici anni circa) di transizione in cui sono venute alla luce proposte “metalliche” o di legno combinato a nuovi materiali come la grafite.

Detto questo e non volendo andare oltre in questo senso, vorrei invece soffermarmi insieme a voi su un paio di modelli di racchetta (uno per ciascuno dei suddetti periodi) che hanno “attraversato” il tennis, accompagnando generazioni diverse di tennisti nei loro successi (piccoli o grandi) fino a diventare autentici oggetto di culto anche un po’ nostalgico.

La Dunlop Maxply Fort, la più longeva.

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