2014

Questa Liga è un film

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Atletico Madrid, Barcellona e Real si contendono il titolo: epilogo thriller

LIGA BARCELLONA REAL MADRID ATLETICO – Scenario pazzesco quello del campionato spagnolo: quando mancano sette turni al calo del sipario le tre squadre in vetta sono racchiuse in altrettanti punti, con l’Atletico Madrid di Simeone a quota 76, il Barcellona a 75 ed il Real attualmente e clamorosamente terzo a 73. Uno spettacolo raramente ammirato nel recente passato di un torneo spesso poco concorrenziale.

L’ATLETICO: IL TERZO (PRIMO) INCOMODO – A rovinare i piani di Barcellona e Real Madrid ecco i Colchoneros del Cholo Simeone: il biglietto da visita è quello della migliore difesa del torneo, segnale inequivocabile di una squadra che fa della compattezza il suo valore aggiunto. L’Atletico Madrid non gode di eccellenti individualità – se magari si fa eccezione per un Diego Costa che ad ogni modo da quest’anno sta lasciando parlare di sé e per quel Courtois che si candida ad entrare nell’elite internazionale dei portieri – ma nel corso degli ultimi anni si è edificata una forte personalità. Attitudine a vincere sviluppata grazie alle due Europa League alzate nelle ultime cinque edizioni: l’Atletico Madrid oggi non trema di fronte al grande evento – vedi l’ottima Champions League disputata finora – e sa gestire i momenti chiave di una stagione, vedi il fondamentale colpo di Bilbao che nella giornata di ieri ha definitivamente certificato la credibilità della ambizioni biancorosse.

IL BARCELLONA: I NUOVI FAVORITI? – Inutile girarci intorno: la clamorosa vittoria del Bernabeu ha cambiato le carte in tavola. Inferendo un colpo pesante alle certezze acquisite dal Real Madrid ed impennando le chance blaugrana. La stoffa dei campioni: quando il Barcellona sembrava indietro e la sua tenuta generale vacillare ecco la griffa di Andrès Iniesta e Leo Messi, due interpreti favolosi del calcio mondiale che lasciano esterrefatti per la capacità di incidere nelle fasi clou di una stagione. La squadra allenata dal Tata Martino – che a dirla tutta sembrava proprio il punto debole dell’architrave del club dopo le particolari vicissitudini che hanno investito la recente storia della guida tecnica blaugrana – può incentrare le proprie velleità sui due migliori calciatori sudamericani, sulla base spagnola di una nazionale campione di tutto e sulla grande chance dell’ultima giornata. Quando l’Atletico dovrà far visita proprio al Camp Nou e, qualora dovesse pagare dazio, potrebbe dire addio al sogno scudetto proprio in un epilogo pazzesco. Destino nelle proprie mani insomma.

IL REAL: IN FUGA DA UN FLOP – Destino nelle proprie mani che non ha la squadra di Carlo Ancelotti: scontri diretti terminati, il Real Madrid deve vincere sempre e sperare in almeno una battuta d’arresto di chi attualmente lo precede. E, considerando uno sprint finale che – non lo dimentichiamo – prevede la gestione del doppio impegno in concomitanza con una strepitosa fase conclusiva della Champions League, può accadere di tutto. I blancos godono di una rosa ampia e completa, strutturata per competere ad altissimi livelli su ogni fronte ed un eventuale terzo posto equivarrebbe ad un fallimento in caso di mancata conquista della tanto agognata decima Champions League. A maggior ragione dopo che, fino a due settimane fa, il Real sembrava aver messo le mani sulla Liga. Il buon Carletto lo sa e serra le fila per un finale super: meno egoismi – compresi quelli di un sensazionale Ronaldo – e visione di squadra, il Real Madrid ha perso terreno ma può ancora vincere tutto.

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