2014

Quello che l’agente non dice: Riccardo Bianchi

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L’appuntamento periodico per conoscere meglio gli agenti italiani

Affari di famiglia è un programma televisivo che ha avuto molto successo negli Stati Uniti. E’ ambientato in un negozio di pegni di Las Vegas, il Gold & Silver Pawn Shop. Qui Richard Harrison “il vecchio”, insieme a suo figlio Rick “la volpe”, suo nipote Corey “lo smilzo” ed Austin “Chumlee” Russell cercando di valutare in ogni puntata gli oggetti proposti, per poi acquistarli, se necessario restaurarli e successivamente ricavarci qualcosa. Nel calcio non funziona esattamente cosi, c’è il fratello talentuoso con il pallone tra i piedi e chi invece lo esprime nei rapporti personali e commerciali. Come? Se sei laureato in legge, tanto di guadagnato. Puoi seguire tuo fratello, consigliarlo, fargli da agente. In Italia ci sono diversi casi e anche molto famosi: basta pensare ad Alessandro Del Piero i cui interessi li segue il fratello Stefano, o di Claudio Chiellini che lo ha fatto per anni con Giorgio. Ma non finisce qui perchè c’è anche Matteo Materazzi, Umberto Calaiò, Fabrizio Rosina e Riccardo Bianchi. Scelte condivisibili per ovvie ragioni, senza lasciarci andare in frasi da libro Cuore. Oggi parliamo di Riccardo Bianchi che di Rolando, attaccante dell’Atalanta, è il primo tifoso. Giovane, disponibile e abbastanza abile nei rapporti con le società. Con il Bologna ha risolto il rapporto senza attriti e questo è un grande merito.

DUE STELLE E MEZZO – Il giudizio nel suo caso è influenzato dalla giovane carriera. Navigare nel settore degli agenti non è mai facile, c’è grande competizione e nemmeno troppo leale. Bianchi sta lavorando sullo sviluppo di contatti con alcune società, particolare attenzione ai settori giovanili. Sono frequenti le sue tappe nei quartieri generali di Parma e Atalanta, per scovare i campioni di domani. Le difficoltà nel trovare una sistemazione all’esperto portiere Andrea Campagnolo, protagonista l’anno scorso a Cesena, unico piccolo neo.

GLI ASSISTITI – Rolando Bianchi è il giocatore piu importante, attaccante che cerca nella sua Bergamo la via del gol persa nell’ultimo anno a Bologna. Qui è stato bravo Riccardo nel trovare il giusto compromesso con il club felsineo che si è liberato di unos tipendio ingombrante per la serie B. Dopo i discorsi avviati con l’Olympiacos (piuttosto timidi) è nata l’idea di tornare nella sua città e nella squadra per la quale fa il tifo anche se inizialmente da riserva.Davide Ondei è un difensore centrale classe 1993′ con alle spalle già tre campionati tra B e la Lega Pro. Duecentosei sono finora i minuti giocati, può crescere ancora ma è un giocatore di categoria. Michele Bentoglio cerca fortune al Gubbio, società molto vicina al Parma che ne detiene il cartellino. Ne parlano molto bene anche se non ha ancora trovato continuità, l’anno scorso era a L’Aquila ma ha giocato poco. In attesa di sistemazione anche l’esperto portire Andrea Campagnolo, la carta d’identità non gioca in suo favore essendo un classe 78′ ma ha dimostrato negli anni grande affidabilità.

MERCATI DI COMPETENZA – Nell’ultimo anno sono frequenti i viaggi di Bianchi in Turchia, un mercato che verrà esplorato in attesa dell’acquisizione di nuove procure. Per il momento sono contatti con il club della capitale come il Galatasaray al quale era stato proposto Rolando in estate. Particolare interesse anche ai rapporti con i mercati asiatici, Emirati Arabi in primis.

TRASFERIMENTI STORICI – E’ bene ricordarlo, il trasferimento di Rolando Bianchi al Manchester City nell’estate del 2007 era dtato curato da Tinti, suo ex agente. Riccardo ne ha preso la procura l’anno dopo e insieme è stata fatta la scelta più importante della sua carriera, quella di andare al Torino. Hanno la sua firma anche i passaggi successivi al Bologna prima e Atalanta poi. Bianchi ha commentato cosi ai nostri microfoni: «Ci vuole grande serietà per fare questo lavoro. E’ un settore difficile, la mia intenzione è quella di seguire passo dopo passo la crescita dei miei assistiti senza forzature e non tutti lo fanno. Con Rolando abbiamo scelto di tornare a Bergamo e siamo contenti, arriverà il suo turno. Abolizione Albo? Se ne deve ancora discutere, ho dei dubbi che possa effettivamente cambiare questa professione, servono regole precise».

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