2015
Quello che l’agente non dice: Fabrizio Ferrari
L’appuntamento periodico per conoscere meglio gli agenti italiani
Giovane e preparato con un passato da giocatore di pallavolo. Fabrizio Ferrari è uno dei massimi esperti per quanto concerne la Jupiler League belga e la Ligue 1 francese. Negli ultimi anni sempre più società si sono rivolte a lui per le consulenze e per le intermediazioni. Nell’ultimo biennio è stato tra gli agenti più attivi a livello internazionale, con diverse operazioni concluse anche a favore dei top club del nostro campionato. Da quindici anni la sua sede operativa è nel centro del calciomercato, ovvero Milano. I primi passi li ha mossi da avvocato al fianco di uno dei più importanti procuratori italiani come Claudio Vigorelli. Grazie alle grande conoscenza del francese e dell’inglese, Ferrari andava in giro per l’Europa per curare alcuni trasferimenti. Una volta intrapresa questa nuova carriera professionale, la sua figura si è distaccata da quella di avvocato. Ferarri ha iniziato occupandosi di sponsorship ai suoi assisititi, lavorando sul settore marketing con un collaboratore che si occupa prevalentemente di golf. La sua prima operazione fu quella relativa Ibrahima Sory Camara, portato al Parma nel lontano 2004 e poi nel Le Mans allenato da Rudi Garcia nel 2006. In quegli anni coltiva l’idea di focalizzarsi nell’attività di intermediario, specializzandosi soprautto nel mercato di lingua francese. Affabile e ben visto nell’ambiente, Ferrari potrebbe diventare uno dei più attivi intermediari da qui ai prossimi anni a venire.
TRE STELLE E MEZZO – La valutazione su Ferrari tiene molto in considerazione la pesante e corposa attività svolta nell’ultimo biennio. Canale molto caldo con il Napoli del direttore sportivo Bigon con ottimi risultati di cui parleremo più avanti, buono anche quello con l’Inter. Ottimo il lavoro fatto per sbloccare l’affare M’Vila anche se il giocatore ha deluso le aspettative, lui il suo lo aveva fatto e piuttosto bene. Positivo anche la collaborazione con Oscar Damiani, altro grande esperto di calcio francese, nell’operazione Ghoulam. Recentemente ha dichiarato di voler aver un consulente in Belgio e Francia, progetti ambiziosi per collocarsi come vero e proprio punto di riferimento in quel determinato contesto. Per avere un giudizio più completo e magari più ampio servirebbe analizzare, nel massimo dei mezzi a nostra disposizione, il rapporto con i propri assistiti ma Ferrari ci ha confidato che vorrebbe, in futuro, avere delle vere e proprie procure.
ASSISTITI – La filosofia lavorativa di Ferrari non è comune a quella di altri agenti tradizionali: da sempre, lavora per i propri giocatori “a progetto”, fornendo loro assistenza di qualsiasi tipo ed in qualunque momento, ma senza richiedere loro la più classica delle procure. Nella stragrande maggioranza dei casi, insomma, Ferrari lavora in forma di intermediario, figura che del resto i codici FIFA contemplano da tempo e che presto diventerà sostitutiva delle più classiche forme di procuratore. Con M’Vila ha avuto un rapporto più diretto nella sua esperienza a Milano, quasi come se ne avesse la procura esclusiva.
AREE DI COMPETENZA – Abbiamo avuto modo di ricordarlo spesso in queste righe, il vero mercao di riferimento di Ferrari è quello francese. Contatti importanti con Olympique Marsiglia e Lione, a trattare con un osso duro come il Presidente Aulas. Grande conoscitore della Jupiler League belga, un campionato che sta sfornando diversi giocatori interessanti. Altro mercato pronto ad essere esplorato è quello inglese.
TRASFERIMENTI STORICI – Il primo trasferimento che ha dato particolare lustro alla carriera dell’avvocato 43enne è stato quello di Diomannsy Kamara dal Modena al Portsmouth prima e il West Bronwich Albion poi. Per Faouzi Ghoulam nell’estate del 2013 ha lavorato molto: prima il sondaggio molto approndito con il Torino, ma il trasferimento sfumò. Poco male visto che qualche mese dopo, con l’ausilio di Oscar Damiani, lo ha chuso con il Napoli. Ha aiutato la Juventus a prendere Anelka, ha collaborato con Pivetau per portare Essien al Milan. Sul mercato belga, una pepita è stato sicuramente il passaggio di Mangala dallo Standard Liegi al Porto. Con il Napoli anche l’affare Rèveillère. Queste le dichiarazioni di Ferrari ai nostri microfoni: «Credo che sia fondamentale un aspetto: la FIFA ha le sue colpe nel non aver garantito la professionalità del ruolo dell’agente. In Italia gli agenti sono tanti e pochi sono quelli che lavorano perchè determiante società hanno i propri interlocutori privilegiati. Per il futuro sto pensando di avere dei veri e propri assititi, in questi anni ho fatto sopratutto intermediazioni che mi hanno gratificato ma potrei pensare anche a questo passaggio. Il trasferimento più bello? Forse il primo, quello di Kamara in Premier League».
La classifica di gennaio 2015 dei calcionews24.com awards, categoria agenti