2018
Champions League qualità oro: ai quarti solo squadre dai campionati più prestigiosi
Nei quarti di finale Champions League da urlo: l’eliminazione del Besiktas fa sì che ai quarti si presentino solamente squadre dai migliori quattro campionati europei
È la miglior Champions League di sempre? Forse no, ma di sicuro è la più competitiva degli ultimi anni. Juventus, Roma, Manchester City, Siviglia, Liverpool, Bayern Monaco, Real Madrid e una tra Chelsea e Barcellona: otto squadre dai migliori quattro campionati europei. L’eliminazione del Besiktas, già ufficiosa dopo la goleada dell’andata, ha sancito il verdetto, per vincere Champions bisogna sudare eccome. I quarti sono anche un messaggio chiaro all’UEFA: allargare il bacino delle squadre partecipanti potrebbe essere un autogol, perché si va a discapito delle vere grandi europee. Mai come quest’anno si ha un’élite del calcio europeo ai quarti. Se passasse il Chelsea, inoltre, si avrebbero pure le quattro vincitrici di Premier League, Serie A, Bundesliga e Liga. Con buona pace della Ligue One e del Paris Saint Germain. La squadra che ha speso di più è rimasta a casa.
Una Champions League così non si era mai vista
L’anno scorso c’era anche l'”intrusa” Ligue One col Monaco e il livello delle squadre in corsa era piuttosto basso, se si considera che erano presenti i monegaschi e il Leicester. Negli ultimi anni si è registrata quasi sempre una portoghese o un’ucraina o una russa ai quarti, addirittura un anno si presentò l’Apoel, che venne spazzato via dal Real Madrid. Una Champions con ai quarti di finale solo spagnole, italiane, inglesi e tedesche non si era mai vista. Per la prima volta nella storia si presentano solo le attuali prime quattro leghe nel ranking UEFA per federazioni, il che è senza ombra di dubbio un bene per lo spettacolo. Anzi, a dirla tutta dispiace pure che una tra Chelsea e Barcellona debba andarsene. Il peggio arriverà venerdì, quando l’urna di Nyon farà gli accoppiamenti per le italiane: sarà dura andare avanti, ma per vincere la Champions bisogna trovare prima o poi anche le squadre forti.