2013

Qualificazioni Mondiali, Gruppo B: Italia – Armenia, pagelle

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ITALIA ARMENIA PAGELLE QUALIFICAZIONI MONDIALI – L’incontro tra Italia e Armenia è terminato da pochi minuti, ecco le pagelle dei protagonisti del match.

ITALIA

MARCHETTI 5,5 – Battuto dopo pochi minuti, il portiere della Lazio non può nulla in occasione del primo vantaggio ospite. Incerto in uscita, però, sul gol di Mkhitaryan.

ABATE 5,5 – Non ha colpe evidenti, ma non riesce a spingere a sufficienza sulla fascia destra, liberato dai tagli verso il centro di Florenzi. Quando lo fa risulta pericoloso – sebbene i cross siano tutto fuorché precisi – ma ciò accade raramente.

BONUCCI 6 – E’ il migliore del reparto difensivo, anche se i suoi lanci, questa sera, sono molto imprecisi.

ASTORI 5 – Gara da dimenticare: dopo quattro minuti libera Movsisyan al tiro, poi sbaglia un numero altissimo di passaggi.

PASQUAL 5 – Stesso discorso di Abate: Insigne, accentrandosi, gli lascia spazio, ma lui non ne sa approfittare né riesce a servire palloni invitanti ai compagni d’attacco. Si perde Mkhitaryan in occasione del secondo vantaggio armeno.

MONTOLIVO 5,5 – Volenteroso, senza dubbio, ma fatica a trovare la sua dimensione: da mezzala dovrebbe pensare più agli inserimenti in zona gol che all’impostazione del gioco, ma nel corso del match finisce per fare il contrario.

PIRLO 7 – Solita immensa classe: sfrutta il fatto di non essere marcato a uomo per distribuire il gioco con la consueta precisione millimetrica. Delizioso l’assist con cui libera Balotelli davanti a Berezovski.

AQUILANI 5 – Ha sulla coscienza l’errore che regala agli armeni il momentaneo vantaggio: non che abbia fatto meglio nel prosieguo del match.
(DAL 28′ ST ROSSI SV)

FLORENZI 7 – Il centrocampista giallorosso conferma l’ottimo inizio di stagione con una prestazione convincente: parte da esterno destro ma svaria su tutto il fronte offensivo, trovando anche il gol con un ottimo inserimento.
(DAL 15′ ST CANDREVA 6)

OSVALDO 6 – Lotta, fa sponde per i compagni e li libera al tiro in diverse occasioni: tutto bene, tranne l’errore a due metri dalla porta in quello che dovrebbe essere il suo compito, ossia fare gol.

(DAL 9′ ST BALOTELLI 7 – Acclamato dal popolo napoletano, il numero 9 azzurro entra e dà la scossa alla squadra: pregevole il pallonetto con cui supera Berezovski, poi sfiora in più occasioni il terzo gol).

INSIGNE 7,5 – Una spanna sopra tutti: è sempre un pericolo quando parte da sinistra, regala un assist d’oro a Florenzi e va vicino al gol in diverse occasioni, fermato dal palo e dalle parate di Berezovski. In più delizia il suo ‘San Paolo’ con alcune giocate da urlo.

 

ARMENIA

BEREZOVSKI 7 – Incolpevole sul pareggio azzurro, salva la propria porta in più circostanze, neutralizzando le numerose conclusioni della nazionale italiana.

HAROYAN 5,5 – Inisgne è un cliente scomodo e lo capisce da subito. Raramente riesce a fermarlo, è in perenne difficoltà.

MKOYAN 6 – Nonostante la pressione azzurra, regge bene il duello con Osvaldo, regalandogli poche palle gol.

ARZUMANYAN 6 – Stesso discorso del compagno di reparto: l’Italia si limita ad iniziative dall’esterno o da fuori area, ma quasi mai centralmente.

HAYRAPETYAN 5 – Probabilmente il peggiore in campo: Florenzi lo beffa sul gol e in altre circostanze, il ct armeno capisce le difficoltà e lo toglie dopo pochi minuti dall’inizio della ripresa.
(DAL 17′ ST HOVHANNISYANN 6)

OZBILIZ 7 – Prodotto del settore giovanile dell’Ajax: già questo di per sé rappresenta una garanzia. Ottima gara per lui, che mette Pasqual in continua apprensione.
(DAL 34′ ST SARKISOV SV)

YEDYGARYAN 6 – Lotta in mezzo al campo e recupera molti palloni importanti.
(DAL 45′ ST PIZZELLI SV)

MKHRTCHYAN 6 – Come il compagno, gara di quantità nella zona nevralgica del terreno di gioco.

GHAZARYAN 5 – Non spinge mai e consente ad Abate di spingere sulla sua corsia.

MKHITARYAN 7,5 – Talento cristallino: quando prende palla e accelera nessuno  è in grado di fermarlo.

MOVSISYAN 7 – Primo tempo da top player: riesce da solo a reggere il peso dell’attacco e a mettere in apprensione la retroguardia azzurra, già di per sé molto distratta.

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