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Qualificazioni Mondiali 2022, l’Italia punta su Barella

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Primo ciclo di gare nelle Qualificazioni ai Mondiali 2022 per gli Azzurri di Roberto Mancini: sfideranno in 7 giorni Irlanda del Nord, Bulgaria e Lituania. L’Italia punta su Barella

Inserita nel Girone C, l’Italia di Roberto Mancini comincia il suo ciclo di gare per le qualificazioni ai Mondiali 2022, con l’obiettivo dichiarato di conquistare un posto per la fase finale. L’Italia punta su Barella: gli Azzurri cominciano il loro percorso con Irlanda del Nord, Bulgaria e Lituania, tre partite che dovranno mostrare la forza di una Nazionale che vorrà riscattare l’amarezza per l’eliminazione dai Mondiali di Russia 2018. Fra i talenti più attesi c’è senza dubbio il centrocampista dell’Inter.

Ventiquattro anni compiuti a febbraio, il sardo, in attesa di vincere qualcosa con l’Inter, è chiamato alla definitiva consacrazione con la maglia della Nazionale, con cui ha già disputato 18 gare e segnato 4 goal. Assieme a Gianluigi Donnarumma e a Federico Chiesa, Barella è uno dei tre giovani su cui il Ct. jesino intende puntare con forza nella sua gestione. Dopo esser stato uno dei trascinatori della squadra nelle gare di Nations League, dando un contributo fondamentale nella qualificazione degli Azzurri alla fase finale, che li vedrà protagonisti il prossimo ottobre per provare a conquistare il trofeo, il centrocampista classe 1997 uno dei giocatori più attesi anche nelle Qualificazioni ai Mondiali in Qatar.

Tenacia e grinta, abbinate a grandi qualità tecniche, lo rendono un centrocampista prezioso in entrambe le fasi di gioco, in grado di agire da mezzala, il suo ruolo naturale, ma anche come trequartista, posizione in cui giocava da giovane, e all’occorrenza da playmaker qualora la partita lo richieda. E in Nazionale ha dimostrato anche una buona confidenza col tiro , negli schemi ritagliati per lui da Mancini, e conseguentemente con il goal. Pochi dubbi sul fatto che sia fra i giocatori azzurri da cui ci si aspetta di più.

Senza volergli mettere troppa pressione, del resto, i numeri parlano chiaro e dicono che il ragazzo è abituato a bruciare le tappe fin da quando giocava con la squadra della sua regione, il Cagliari. Già Gian Piero Ventura lo aveva convocato nella sua gestione per gli impegni di qualificazione a Russia 2018 contro Macedonia e Albania. In quell’occasione Barella aveva assaporato l’azzurro a soli 20 anni, senza però debuttare. L’esordio è arrivato invece con Mancini, il 10 ottobre 2018 a Genova contro l’Ucraina. Il Ct. jesino lo schiera titolare a soli 21 anni, 8 mesi e 3 giorni: diventa il giocatore sardo più giovane ad aver mai giocato con l’Italia. Il 14 ottobre 2018 va in campo anche contro la Polonia in Nations League: per lui è una presenza importante perché gli permette di essere il più giovane giocatore del Cagliari a disputare una gara ufficiale in azzurro, battendo il record di Gigi Riva.

Dopo aver mancato clamorosamente la qualificazione ai Mondiali 2018, per la Nazionale sarà fondamentale riscattare la brutta figura culminata con la sconfitta nello spareggio con la Svezia. Nonostante le possibilità di qualificazione per gli Azzurri siano molteplici (dai playoff alla Nations League) anche in caso di mancata vittoria del Gruppo C, Mancini vuole partire forte e provare a conquistare il primo posto. E al centro dei suoi progetti c’è proprio Nicolò Barella, colui che Fabio Capello ha inserito «fra i 3 più forti centrocampisti al Mondo».

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