2014
Può sognare in grande?
Le ambizioni del Sassuolo non passano dai soli Berardi e Zaza: Di Francesco ha gli strumenti per trovare l’equilibrio
SERIE A SASSUOLO ZAZA BERARDI – Difficile non chiederselo ora: dove può arrivare questo Sassuolo? Dopo l’exploit del baby Berardi (classe ’94, addirittura sedici reti alla prima nella massima serie) ecco Zaza. Ma tutt’altro che in ritardo: il buon Simone ne ha già messe a segno nove in quello che di fatto è stato il suo battesimo in A e solo la luce accesa sul suo collega di reparto ne ha parzialmente oscurato le gesta.
CHE COPPIA! – Se alla prima stagione hanno timbrato il cartellino in venticinque occasioni e considerando le attuali premesse il dato non può che migliorare: l’intesa è già affinata e i due avranno alle spalle un anno di esperienza accumulata. Zaza tutto forza fisica, movimenti e lucidità negli ultimi metri, si è imposto con gran personalità nella nazionale della nuova era Conte, Berardi è invece un attaccante di più complessa lettura: non sembra eccellere in alcun particolare eppure i numeri sono davvero strabilianti. Dalla sua probabilmente un ottimo senso della posizione e la sfrontatezza di chi sa di correre con il vento in poppa: ora la prova di maturità per due attaccanti che – guarda la coincidenza – si giocano entrambi il definitivo passaggio alla Juventus.
FUTURO BIANCONERO? – Su Zaza la società torinese vanta un diritto di riacquisto fissato a 15 milioni entro giugno 2015 ed a 18 un anno dopo, Berardi è invece in comproprietà tra Juve e Sassuolo ma come noto siamo entrati nell’ultimo anno delle compartecipazioni: a fine stagione tutte dovranno essere definitivamente risolte ed in questo caso ad i bianconeri basterà sborsare 15 milioni per garantirsi le prestazioni del gioiello calabrese. Tradotto: alla vecchia Signora la sua eventuale coppia del futuro costerà trenta milioni di euro ed è dunque ampiamente ipotizzabile come siano entrambi osservati speciali. Seguiti passo passo nel corso di una stagione che dovrà eleggerli o meno a future star del calcio che conta.
INTANTO IL SASSUOLO… – Ma il calcio non si gioca solo a Torino: c’è una piazza, emergente ed ambiziosa come poche altre nella schiera dei club italiani di media levatura, che dopo essersi guadagnata sul campo una complessa salvezza ora vuole sorprendere tutti. Ancora una sessione di mercato – dopo gli oltre trenta milioni di euro investiti un anno fa in concomitanza del passaggio dalla cadetteria alla massima serie – da protagonista per il Sassuolo di Squinzi: quest’anno il saldo è stato tutt’altro che proibitivo (uscite nette che si aggirano intorno ai 5 milioni) ma il club ha trovato il giusto equilibrio di manovra per innestare interpreti del calibro di Consigli, Vrsaljko, Peluso e Taider: sostanza e fosforo per una squadra che ora, oltre al già dettagliato potenziale offensivo, può studiare le giuste soluzioni per abbinarlo ad una rispettabile solidità complessiva. Quella mai raggiunta nello scorso campionato. Tanto lavoro per mister Di Francesco: venuta meno l’evidente tensione legata a quella salvezza non ottenuta alla prima in A con il Lecce – lo spettro del fallimento si è riproposto con irruenza in quel di Sassuolo nella scorsa stagione – oggi può operare con maggiore tranquillità e cognizione di causa. Che siano proprio gli emiliani l’outsider di turno? Difficile sostenerlo o negarlo, la certezza: i requisiti non mancano.