2015
Pulcini, padre aggredito: «Non c’entra il calcio»
Riccardo Coppola è stato aggredito in occasione della sfida Pulcini tra Juventus e Torino
Vi abbiamo riportato i fatti vergognosi di Borgomanero, dove lo scorso week-end sono stati aggrediti due genitori in occasione della sfida tra Juventus e Torino, categoria Pulcini. Intervistato dal Corriere dello Sport, il padre aggredito Riccardo Coppola ha parlato della vicenda: «Stiamo bene, la realtà ormai è quella che è stata raccontata. Purtroppo la cosa più brutta è che c’è stata l’aggressione ad una donna. Si è parlato di insulti razzisti verso un altro bambino del Toro come motivo scatenante della rissa? Preciso che non c’è stato alcun insulto razzista verso il bambino di colore che gioca nella nostra squadra, che è stato invece preso di mira con parole di cattivo gusto e sfottò in merito alla sua età. Gli insulti razzisti sono stati rivolti dalla persona che ci ha aggrediti a mia moglie Ana Rosa, che è cubana. Il problema è stato tra questa persona e mia moglie: quando lei lo ha invitato a prendersela con gli uomini e non con le donne la situazione è degenerata».
CONTINUA – «Sporto denuncia? Sì, abbiamo querelato chi ci ha aggredito alla Procura di Novara dopo aver raccolto tutti gli elementi sul caso. Andremo per vie legali ma ho davvero poco da aggiungere, se ne sta parlando troppo di questa vicenda, io volevo soltanto che si conoscesse per il bene di tutti. Se continuerò a seguire mio figlio? Certamente, ho tre figli di 16, 15 e 10 anni che giocano nelle giovanili del Toro e continuerò ad andare a vederli giocare. Non avevo mai visto comportamenti sopra le righe. Ma quello che è successo è una cosa brutta che può succedere in un bar o quando si bisticcia in auto, non c’entra il calcio. Un messaggio per gli altri genitori? Spero che quanto accaduto serva di educazione. Stiamo cercando di aprire un dialogo con gli altri genitori dei bambini della Juve perchè come in tutte le cose ci sono persone per bene. Magari andiamo a mangiare una pizza insieme perchè per il bene dei bambini sono meglio queste cose».