PSG, Ancelotti: "Mai avuto paura dell'esonero" - Calcio News 24
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2012

PSG, Ancelotti: “Mai avuto paura dell’esonero”

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PARIS SAINT GERMAIN ANCELOTTI MOURINHO – Intervistato dai colleghi della Gazzetta dello Sport, Carlo Ancelotti ha rispedito al mittente, ancora una volta, le voci riguardanti un suo addio al Paris Saint Germain. Il tecnico emiliano ha fatto capire che ci sono tutti i presupposti per fare una grande stagione all’ombra della Tour Eiffel: “Il mio futuro è legato ai risultati, lo so e non mi meraviglio. In Champions League abbiamo fatto bene, in campionato no. Ora dobbiamo recuperare. E in fretta. Io non ho mai avuto paura di essere licenziato. Il fatto è che attorno al Psg ci sono tante aspettative e, di conseguenza, anche tante voci. Ma le voci non sono mica verità. La proprietà mi ha sempre lasciato tranquillo. E poi l’amicizia che mi lega a Leonardo è un rapporto vero, schietto. Io dico quello che penso, e lui pure. Ripeto: mi dispiace perché in campionato abbiamo buttato via troppi punti. Ma c’è tempo per tornare in vetta. I 5 punti di distacco dal Lione non sono una montagna.

Poi Ancelotti si è soffermato sulle difficoltà, che una squadra fortissima come il PSG può incontrare n un ambiente così esigente come quello parigino: “Sia tattica sia ambientale. Ma non mi spavento mica. Io sono abituato a lottare, leggete la mia storia e capirete. A Reggio Emilia, quando ho cominciato ad allenare, volevano cacciarmi via dopo due mesi e poi siamo stati promossi dalla B alla A. A Parma sono arrivato secondo, ma a dicembre si parlava di esonero. E anche al Milan ci ho messo un po’ di tempo per costruire la squadra. È inutile, le cose belle non si fanno dall’oggi al domani. Qui al Psg ci sono 15 giocatori nuovi: vorrete dare loro un po’ di tempo per conoscersi o no?

A segire, Ancelotti non fa fatica ad esprimere quelle che sono le sue ambizioni, nella sua carriera da tecnico del PSG: “Il desiderio di dare vita a un progetto ambizioso. Il Psg non ha una grande storia e per me sarebbe meraviglioso portarlo a vincere qualcosa d’importante. E poi a Parigi si sta bene. Anzi: benissimo. Cosa mi hanno chiesto gli arabi? Di vincere lo scudetto e di andare il più avanti possibile in Champions.

Inevitabile anche un’analisi del calcio italiano, con alcune squadre che rientrano nei discorsi del mister emiliano: “Il Milan si è ripreso. Questo è un anno di transizione e comunque sono stati capaci di valorizzare un talento come El Shaarawy e una bella promessa come De Sciglio. Bravi. La Juventus? È superiore, ma la Champions League porta via energie e bisognerà vedere com’è il serbatoio in primavera. Altre squadre? Il Napoli mi sembra il più attrezzato a contrastare i bianconeri. L’Inter ha cambiato molto e non è semplice far quadrare i conti in fretta. Lasciatevelo dire da uno che è alle prese con questi problemi. Arriverà De Rossi? No. A gennaio arriva di sicuro Lucas che è molto forte e ha vent’anni. È un’ala e io conto su di lui.