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Provedel Lazio: «Io capitano? Noi abbiamo SCELTO Cataldi. Proteste tifosi? Li CAPISCO»
Le parole di Ivan Provedel, portiere della Lazio: «Qui sto molto bene e non ho avuto farfalle particolari in testa»
Ivan Provedel ha rilasciato una lunga intervista a Radiosei: di seguito le parole del portiere della Lazio.
MANCATA CONVOCAZIONE AD EURO 2024 – «Aldilà delle scelte del Commissario tecnico, è chiaro che come ragazzo che sogna di arrivare in determinati palcoscenici ci rimani male. Però fa parte del gioco, ho dimostrato di essere tornato in condizione nonostante l’infortunio. Per me è anche un motivo, uno stimolo, di dover cercare un’ulteriore crescita per meritare qualcosa di più in futuro».
FASCIA DA CAPITANO – «Io voglio innanzitutto ringraziare i ragazzi che sono andati via, hanno dato tanto a me e alla Lazio in questi anni. Mi hanno fatto capire cosa vuol dire stare qui. Per quanto riguarda il discorso capitano, per come ho vissuto io lo spogliatoio, per me è Danilo (Cataldi). Lui è qui da tanto tempo, e più di tutti mi ha fatto capire cosa vuol dire stare alla Lazio. Questo comunque non cambia il mio approccio e il mio modo di fare: ai giovani bisogna dare l’esempio».
INTERESSE DELLA PREMIER – «Dovreste chiamare il mio agente e chiederlo a lui. Io e lui parliamo solamente quando c’è qualcosa di concreto, e di concreto non c’è stato nulla. Ho letto anch’io qualche cosa, ma che io sappia nulla di che. Qui sto molto bene e non ho avuto farfalle particolari in testa».
SARRI E TUDOR – «Voglio ringraziare Sarri, se sono qui è merito suo. Mi ha dato la possibilità di giocare per la Lazio e di dimostrare il mio valore. Ho cercato di fargli capire il mio punto di vista e di altri ragazzi quando diede le sue dimissioni, ma aveva preso la sua decisione. Con Tudor non ho vissuto molto lo spogliatoio, non saprei dire cosa è andato male. Sicuramente le metodologie di lavoro e l’approccio agli allenamenti erano diversi, non c’è stata sintonia con la squadra. In generale, però, è stata un’annata particolare. Tutto sembrava più difficile di ciò che in realtà era».
BARONI – «Il mister intanto ha iniziato ad avere un approccio morbido con noi. Non ha stravolto niente, ci ha saputi prendere per il verso giusto. Ci sono tante qualità buone, ma molte cose da migliorare. I ragazzi stanno lavorando con entusiasmo. La richiesta fatta a me è quella che ci sia sì un inizio dal basso, ma con la testa. Serve equilibrio nel giocare e stiamo cercando delle soluzioni che siano utili in fase di possesso».
RAPPORTO SQUADRA-LOTITO E ATTRITI TRA PROPRIETA’ E TIFOSI – «E’ complicato rispondere. Il presidente con noi ha un rapporto diretto, non lo vediamo molto ma quando viene ci tiene a farci arrivare subito il suo pensiero. Secondo me c’è qualche mancanza, come quando c’è un rapporto di coppia che non va tanto bene. E’ un peccato perché io sto capendo cosa sente dentro il tifoso laziale, il tipo di amore che prova verso questi colori e sento che anche al nostro interno c’è tutto questo. I risultati aiutano sicuramente, ma non devono essere l’unico anello che tengono la catena legata. Noi stiamo facendo di tutto per compattarci, che siamo tosti e che vogliamo arrivare in alto. Facciamo la nostra parte augurandoci che il tifoso veda questo e lo apprezzi».
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