2020

Provedel: «La salvezza è il sogno dello Spezia. Ecco la mia parata più bella»

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Ivan Provedel, portiere dello Spezia, ha fatto il punto in casa aquilotta dopo dieci giornate dall’esordio in Serie A: le sue dichiarazioni

Ivan Provedel, portiere dello Spezia, ha fatto il punto in casa aquilotta dopo dieci giornate dall’esordio in Serie A.

ESORDIO – «Quando ho esordito con lo Spezia, dopo che avevo avuto alcuni problemi fisici, ho provato un’emozione forse ancora più grande rispetto al mio esordio in Serie A con l’Empoli, che era il mio sogno sin da quando ho deciso di giocare in porta. Fino ai quindici anni facevo l’attaccante, ho fatto il settore giovanile nel Treviso, poi un anno a Pordenone e ho deciso di mettere i guanti e giocare in porta».

PARATA PIU’ BELLA – «Con lo Spezia, su Pasalic e Gosens contro l’Atalanta. Erano due tiri ravvicinati in una partita complicata che ci ha dato modo di fare un punto contro una squadra molto forte».

OBIETTIVI – «Questo Spezia penso abbia come sogno e obiettivo la salvezza e poter mantenere la categoria per rigiocarla l’anno prossimo, provando a mettere le basi per un futuro più solido. Non è facile, ad inizio stagione tutti ci davano come squadra materasso e già spacciata, e al momento stiamo dimostrando che non è così, che contro di noi è dura. Lavoriamo e lottiamo per questo, noi possiamo giocarci in Serie A».

ITALIANO – «Il mister è il primo a cavalcare questa corrente di pensiero, anche per lui è il primo anno di A e vuole stupire come noi, salvandosi attraverso il gioco, che è quello che ci chiede nel quotidiano: cercare di fare qualcosa in più per colmare il gap rispetto a squadre attrezzate che sono in Serie A da tanti anni».

SALVEZZA – «Le cose sono due, stiamo costruendo un progetto già dall’anno scorso e un’identità di gioco e di squadra, che penso si stia vedendo di partita in partita. Puntiamo su questo. Poi una cosa che mi fa sperare è che siamo in molti, e chiunque è stato impiegato ha risposto presente facendosi provare pronto: abbiamo fatto tutti bene, questo ci dà la possibilità di affrontare ogni gara al massimo».

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