2017

Indagine su San Siro, ma non sul Milan: la procura FIGC al lavoro

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La procura FIGC raccoglie alcune segnalazioni e monitora le attività criminali allo stadio di San Siro. Osservate anche le situazioni di Latina e Crotone

Si può separare una società dai propri tifosi o dal proprio impianto? In alcuni casi, è possibile, come sta accadendo in queste ore al Milan e a San Siro, lo stadio che ospita le partite rossonere. Come riportato da “Tuttosport”, la procura di Catanzaro starebbe indagando su «alcuni soggetti per attività criminali su servizi catering allo stadio di San Siro», che hanno commesso tali attività durante le partite del Milan. Gli ufficiali del capoluogo calabrese avrebbe segnalato il tutto alla procura FIGC, con il procuratore federale Giuseppe Pecoraro che avrebbe precisato però come non ci siano procedimenti riguardanti la società rossonera, visto che la stessa procura di Milano non avrebbe aperto procedimenti per indagare l’eventuale natura di rapporti tra Milan e ‘ndrangheta.

ALTRE INDAGINI – Situazioni più complicate sono quelle che riguardano Latina e Crotone. Per quanto concerne il club laziale, su di esso grava un procedimento disciplinare, che coinvolge anche alcuni membri della società – tra cui l’ex allenatore Mark Iuliano – accusati di aver frequentato Di Silvio, a quanto pare incaricato di decidere addirittura chi potesse entrare in curva. Pecoraro ha addirittura spiegato che «ci sono violazioni sull’art. 1 bis del codice di giustizia sportiva, mentre i giocatori si sentivano protetti da tale Di Silvio, organico alla criminalità organizzata». Il discorso per il Crotone vede una situazione differente, sempre stando alle parole del procuratore federale: «I fratelli Vrenna sono presidente e amministratore delegato: la DDA aveva chiesto il sequestro dei loro beni, ma le richieste sono dei pm sono state rigettate in appello. Per cui sul Crotone non ci sono situazioni che possano incidere su quella attuale».

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