2013
Pro Patria-Milan, Zoro: ?Servono sanzioni severe?
ANGERS PRO PATRIA MILAN RAZZISMO ZORO – Il 25 novembre 2005 è stato vittima di cori razzisti, che lo portarono a minacciare di lasciare il terreno di gioco: si tratta di Mark Zoro, ex calciatore del Messina, che ora gioca tra le fila dell’Angers, in Francia. Il calciatore ivoriano, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha commentato la vicenda relativa agli episodi di razzismo verificatisi ieri durante l’amichevole tra Pro Patria e Milan e che hanno portato alla sospensione del match: “Boateng? Che Dio gli stia vicino, non è giusto che ci sia tutte le volte una vittima e qualcuno che riesce invece a farla franca. Sono incredulo, indignato ma, soprattutto, arrabbiato. A Kevin-Prince faccio i complimenti per aver scagliato il pallone in tribuna, perché cosi si reagisce: si ferma la partita, si lascia il campo, esattamente come feci io ai tempi di Messina nel 2005. Quella volta alcuni tifosi dell’Inter mi rivolsero buu razzisti, io fermai la gara consegnando il pallone al 4? uomo. Gli dissi “Io non gioco più”, poi i giocatori nerazzurri Adriano e Martins mi chiesero scusa e solo per rispetto a loro decisi di proseguire”, ha raccontato Zoro, che poi ha proseguito: “Quando finirà questa vergogna? Quando la Fifa e tutti gli organi preposti prenderanno severissimi provvedimenti contro le società, di cui questi incivili si dicono tifosi: diversamente, nulla cambierà davvero. Saremo sempre allo stesso punto. Questa gentaglia non ha paura, tanto sa che resterà impunita. Sentire ancora parlare di razzismo fa male: io, Drogba, Eto’o e Henry abbiamo dato esempi precisi in questi anni, ma a che cosa e servita la nostra lezione?”.