2013

Pro Patria-Milan, Thuram: ?Grazie ai rossoneri?

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PRO PATRIA MILAN RAZZISMO THURAM – Intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Lilian Thuram ha commentato l’episodio di razzismo verificatosi ieri durante l’amichevole tra la Pro Patria ed il Milan e la reazione della squadra rossonera, in primis di Kevin Prince Boateng: “Quello del Milan e un gesto molto importante. Ringrazio in particolare Massimo Ambrosini per la scelta d’interrompere la partita e il Milan per aver promesso la linea dura su questo delicato tema”, ha dichiarato l’ex difensore di Juventus e Parma, che ha aggiunto: “E una notizia stupenda perché per la prima volta un grande club si prende la responsabilità di fare un passo cosi dirompente. Nella maggior parte dei casi prevale l’indifferenza. Così i compagni tendono ad abbassare gli occhi e a guardare altrove, sottovalutando la sofferenza dei giocatori di colore presi di mira. Le istituzioni possono inasprire quanto vogliono i provvedimenti contro questo fenomeno. Le multe ai club non servono a nulla. Ma il ruolo principale e quello dei calciatori e la svolta del Milan vale molto più di tanti proclami”.

Nessuno nasce razzista, lo diventa. La nostra cultura tramanda da secoli comportamenti razzisti e sessisti. C’è una gerarchia che mette in cima il colore della pelle bianca e del genere maschile. Ma il valore dell’eguaglianza prevarrà e il calcio può essere vincente in questa lotta epocale. Ecco perché plaudo al gesto di Ambrosini e del Milan”, ha proseguito Thuram, che poi ha concluso con ottimismo: “Io, però, penso positivo. Ad esempio mi piace molto la storia di Mario Balotelli. Ricordo ancora gli striscioni ai tempi del suo debutto nell’Inter, scrivevano: “un nero non può essere italiano”. Invece ora SuperMario è il beniamino della Nazionale. Storie come la sua dimostrano come il calcio possa aiutare tutti noi a superare certe barriere”.

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