Stefano Vecchi è intervenuto a Monday Night ed ha parlato dell’episodio che lo ha visto protagonista con Fabio Grosso

Stefano Vecchi, tecnico della primavera nerazzurra, ospite alla trasmissione Monday Night in onda su Sportitalia, è tornato sull’episodio che lo ha visto protagonista con l’allenatore della primavera della Juventus Fabio Grosso, nel  finale del match di Coppa Italia. Vecchi aveva messo in dubbio lo stile bianconero dopo le sconfitte: «Se voglio parlare dello stile bianconero? No. Le mie sono dichiarazioni uscite a caldo, e le polemiche sono continuate anche dopo i 90 minuti. Ho sbagliato a dire certe cose. Tutto dovrebbe finire al triplice fischio e invece si è continuato a parlare inutilmente. Le scuse al club bianconero? Sicuro. Sarebbe anche giusto che loro accettassero le mie spiegazioni, al contrario di quel che è accaduto dopo la partita. Questa cosa mi ha dato fastidio. Io me la prendevo con l’assistente dell’arbitro non con Grosso, che è una persona che stimo. Il suo comportamento finale, però, mi ha sorpreso e mi sono risentito. Di certo non mi sono risentito per quel che rappresenta la società e per quello che ha dimostrato in questi ultimi anni. Io mi sono rivolto al guardalinee per un calcio d’angolo inesistente»

LE PAROLE DI GROSSO – Vecchi ha poi risposto ad altre domande: «Le parole di Grosso? Ha detto che dovevo vergognarmi quando mi ha stretto la mano, ma ciò non cambia nulla. Credo che ci si debba spiegare. Il tutto è nato da un fraintendimento. Il mio futuro? Ho ancora un anno di contratto e mi trovo benissimo all’Inter. Se arrivasse un’offerta dalla Serie B? Si vedrà. Se ne parlerebbe. Se mi dispiace quando i giovani della Primavera vengono venduti? No, ciò vuol solamente dire che la prima squadra fa grosso affidamento sul nostro lavoro».