2017

Preziosi: «Genoa non debole, non ho colpe. A Juric dico…»

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Preziosi difende l’ultima campagna di calciomercato del Genoa e contrattacca i tifosi che lo criticano. Un avviso pure per l’allenatore Juric: «Non do suggerimenti, ma serve prudenza»

Anche dopo l’ennesima mezza rivoluzione di gennaio, chi si aspettava che il Genoa cambiasse politica di mercato ed iniziasse a cedere meno, o almeno con minora frequenza, dovrà ricredersi. Intervistato dai microfoni di Telenord, ieri, il numero uno della società rossoblu, Enrico Preziosi, è stato in proposito molto chiaro, lanciando un messaggio ai tifosi stufi degli stravolgimenti: «Accetto gli insulti, ma non credo di avere colpe particolari. Le trattative hanno dei tempi e non ci sono stare rivoluzioni… Se prendiamo gol da Palermo e Crotone non credo sia colpa mia, la squadra non è stata di certo indebolita. I tifosi vogliono che ceda la società? Trovino un investitore serio, sono disposto a fargli pure uno sconto micidiale, ma in giro vedo solo sciacalli… I tifosi pensino ad essere il valore aggiunto». Che il Genoa debba ancora cedere (ultimo pezzo pregiato Giovanni Simeone) è scritto nell’ultimo bilancio Fingiochi, la controllante della società, lì dove emerge che la situazione economica del club non è ancora stabile e che gli elementi di spicco del parco giocatori rossoblu potrebbero essere utili per riequilibrare la situazione.

Preziosi: «Juric sia più prudente»

Circa la situazione attuale del mister Ivan Juric, secondo qualcuno già a rischio esonero dopo gli ultimi bruttissimi risultati, Preziosi specifica: «In trent’anni di calcio non mi sono mai permesso di dare indicazioni su come far giocare il mio allenatore. Di certo però adesso servono delle sicurezze ed un atteggiamento in campo più prudente, come successo l’anno scorso con Gian Piero Gasperini». Il riferimento è al cambio di rotta che l’attuale tecnico dell’Atalanta impose al Genoa (tra l’altro in una partita proprio contro i nerazzurri), lanciandoli verso un’ottima seconda parte di stagione.

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