Il presidente del Genoa, Preziosi, apre ai tifosi che però rispondono in maniera piccata. Il Genoa come i club stranieri? Le ultimissime

«Il Genoa è dei genoani» recita un vecchio striscione srotolato sulle gradinate dello stadio Luigi Ferraris dai tifosi rossoblù in aperta contestazione con il presidente Enrico Preziosi. Il numero uno del Genoa, su ‘consiglio’ dei suoi tifosi, ha deciso di aprire le porte ai loro rappresentanti. Il presidente per rispondere alle accuse sui presunti bilanci poco cristallina ha proposto all’Associazione club di nominare tre genoani commercialisti o che comunque siano esperti di bilanci: uno della Nord, uno dei Distinti e uno della Sud.

L’ACG potrebbe entrare nel CdA del Genoa ma la proposta non è arrivata in quanto l’Associazione dei Club Genoani ha spiegato di essere totalmente estranea alle dichiarazioni del presidente, per cui non è prevista nessuna selezione di persone per dar seguito alla proposta. Il Genoa, al di là delle dichiarazioni di facciata, potrebbe aprire le porte alla partecipazione popolare. Questo avviene già lontano dall’Italia, basti pensare agli esempio che abbiamo in Spagna (Real Madrid e Barcellona solo per citare i più famosi) o in Germania dove nessuno può avere più del 50% di una società (eccezione per il Bayer Leverkusen perché pulviscolare è la stessa azienda proprietaria, la Bayer appunto).