L’ex tecnico del Liverpool criticato per una frase del suo ultimo libro

Ancora accuse di razzismo nel mondo del calcio, anche se in questo caso stenderemmo un velo pietoso. Stavolta provengono da Nicolas Anelka, ex attaccante di Juventus, Chelsea, Real Madrid e chi più ne ha, più ne metta, tra le altre cose anche ex giocatore del Liverpool ai tempi di Gerard Houllier. L’accusa di razzismo è proprio nei confronti dell’ex allenatore francese che nelle prossime settimane uscirà in libreria con una autobiografia (l’ennesima di questi ultimi mesi) dal titolo emblematico: “You’ll never walk alone”. Una biografia in cui Houllier ripercorre i propri successi alla guida del Liverpool ed in cui racconta, tra le altre cose, proprio di Anelka, giocatore con cui all’epoca non ci fu un grande rapporto.

ANELKA: «HOULLIER E’ UN RAZZISTA» – In un capitolo del suo libro Houllier ripercorre il 2002, anno in cui Anelka arrivò in prestito dal Paris Saint-Germain, evidentemente però non con lo scopo di rimanere. I fratelli dell’attaccante francese (che fungevano anche da suoi agenti) quell’anno infatti provarono a vendere il giocatore un po’ ovunque, offrendolo qua a là (alla fine finì al Manchester City nell’era pre-sceicco). Un atteggiamento che Houllier non gradì particolarmente e di cui chiese conto, raccontando quel momento il tecnico francese scrive, testualmente: «It was the first and only time I saw blacks go red», ovvero tradotto «Fu la prima ed unica volta che vidi dei neri diventare rossi (dalla vergogna, ndr)». Un’espressione che non è piaciuta per nulla ad Anelka, che oggi dice: «Houllier è razzista di carattere, non è la prima volta che dice una cosa del genere». Sarà, ma ricordiamolo: l’accusa proviene dallo stesso giocatore che quasi due anni fa fu licenziato dal West Bromwich Albion per aver mimato la “quenelle”, gesto ritenuto antisemita. Non il miglior testimonial anti-razzismo.