2013

Premier League, i goal della settimana: Gesù Cristo Suarez, il multiforme Januzaj e… (VIDEO)

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I cinque goal più belli della settimana di Premier League: spiccano Suarez, la ‘pedata’ di Adebayor e molto altro

PREMIER LEAGUE SUAREZ JANUZAJ HIGHLIGHTS – Come ogni weekend, anche quello antecedente il Natale cristiano e quello calcistico (Boxing Day) merita di essere discusso e raccontato mediante la consueta Top 5 dei migliori goal della Premier League, di CalcioNews24.com.

5. Emmanuel Sheyi Adebayor. Southampton-Tottenham 1-1 (risultato finale: 2-3). Assist: Roberto Soldado.

Mai come stavolta scegliere solo cinque goal è stato difficile. Ce ne sono stati trenta, come la settimana scorsa, e almeno un terzo di questi merita una menzione. Penso alla chirurgica punizione di Yaya Tourè, al fulmine di Coleman e al bel destro a giro di Ashley Young. Tanto materiale per la top 5, ma anche per un eventuale top 5 horror, a giudicare dalle oscene giocate difensive nella rete di Kozak e in quella di Crouch in Stoke City-Aston Villa, dall’autogol di Gabbidon e da quello, pirotecnico, di Kompany. 

Ma oggi ho deciso di premiare Adebayor, la miglior fotografia del fallimento di Villas-Boas e del contestuale successo di Sherwood. L’anno scorso è stato più volte in tribuna (10) che in campo dall’inizio, poi Villas-Boas gli ha concesso un tempo nel disastro dell’Etihad Stadium, quando il Tottenham perse 6-0 e probabilmente cadde la goccia che fece trabboccare il fatidico vaso ed esonerare il portoghese. Sherwood, alla sua prima partita, scopre di avere un attaccante alto 1,91 che sa passare, tirare, cercare la profondità. Lo mette in campo e il Tottenham vince 2-3 sul campo di quella che, fino a poche settimane fa, era una delle migliori difese del campionato. In particolare, Adebayor al 25′ si fa circa trenta metri di sprint e poi uncina lo spiovente di Soldado allungando la gamba destra. 

4. James Milner. Fulham-Manchester City 2-4 (è il risultato finale). Assist: Alvaro Negredo. 


Minuto 01:47

Con centoventinove goal all’attivo in carriera, Alvaro Negredo ha dimostrato di non essere addicted al goal, ma di essere pure un ottimo passatore. A Londra, contro il Fulham, mette Milner davanti alla porta con un bellissimo lancio di esterno sinistro. È il suo quarto assist in Premier League (i goal sono sette). 

3. Adnan Januzaj. Manchester United-West Ham 2-0 (risultato finale: 3-1). Assist: Danny Welbeck.


Minuto 00:36

È albanese, è kosovaro, è belga, è (si vedrà) inglese, è destro, è mancino, è esterno, è attaccante. Dietro un nome da codice fiscale, si celano un mucchio di storie, di propensioni, di qualità. Dribbling, tiri, colpi di tacco. Ed una grande promessa: Januzaj dominerà il mondo. Se c’è una cosa che i tifosi del Manchester United ricorderanno positivamente di questa stagione sarà sicuramente la sua faccia sbarbata da Justin Bieber dell’est Europa. Sabato, prima di battere Adrian, ha letteralmente mandato al bar Collins spostandosi con una finta il pallone sul destro. 

2. Luis Suarez. Liverpool-Cardiff 3-0 (risultato finale: 3-1). Assist: Jordan Henderson.


Minuto 2:08

19 goal in 12 partite di Premier League, addirittura 10 (più di quanto abbia fatto chiunque altro – tranne Aguero – sin ora nel campionato) nelle ultime quattro. Luis Suarez è attualmente nella condizione di scalare l’Everest su di un surf e di raggiungere l’America in bicicletta. Del suo exploit (l’ennesimo) contro il Cardiff, si tende a ricordare il primo goal, segnato con un destro al volo. Io ho preferito il secondo, un destro a giro partito senza nemmeno un millimetro di rincorsa. Il Liverpool festeggia il Natale da primo in classifica, Sky Sports pubblica un articolo che parla di lui su facebook scrivendo: “this column takes a closer look at arguably the best player in the Premier League”. Arguably, che significa “discutibilmente”. Ecco, levate l’arguably.

1. Ross Barkley. Swansea-Everton 1-2 (è il risultato finale). Assist: –


Swansea City 1-2 Everton (Goal Ross Barkley) di all-goals

In questo caso bisogna contestualizzare. Parliamo di un ’93 che, tra Championship e Premier League, gioca titolare da quasi tre stagioni. Sempre in campo (tranne una volta) in questo campionato, nettamente lo slancio che ha spinto l’Everton ad entrare in pianta stabile nell’Olimpo delle 4-5 più forti della nazione. Pure per una squadra così blasonata, pareggiare su un campo difficile come quello del Liberty Stadium, sarebbe stato normale, sicuramente preventivabile. E così sarebbe finita se Barkley all’84’ non avesse segnato un bellissimo goal su calcio di punizione. Ora si parla di nazionale, di Mondiali. Martinez ha frenato gli entusiasmi, dicendo che bisogna salvaguardare la sua crescita. Gary Lineker su Twitter scrive: “Amo vederlo giocare. Mi fa sorridere e realizzare che pure i giovani inglesi emergono se sono bravi abbastanza”. Adesso, cercando “Barkley World Cup” su Google si ottengono circa 32.600.000 risultati. 

 

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