2009
Prandelli: “Sono stato vicinissimo alla Juve”
Sulle colonne di Tuttosport Cesare Prandelli ha parlato di vari temi vicini soprattutto alla Fiorentina: “Quanto sono stato vicino alla Juve? Forse adesso non interessa più a nessuno”¦Sono stato molto vicino, sì. Ma a volte nel nostro mestiere non si sceglie, si è scelti. Comunque da quando ho iniziato ad allenare nelle giovanili gira sempre questa ipotesi della Juve. Magari succederà quando nessuno ne parla. Comunque è un argomento che mi crea un po’ di imbarazzo perchè stimo molto Del Neri. La Nazionale? E’ stata una scelta difficile ma non ho cambiato idea in questi tre mesi. Che consigli a Montolivo per il suo futuro? Consigli mai. Antognoni non ha vinto nulla ma ha vinto la cosa più importante: l’amore della gente. Sono scelte personali, ognuno deve sentire dentro di sè quello che vuole fare. Gila ha fatto bene sono a Parma e Firenze fallendo al Milan? A fine carriera Gila sarà uno dei centravanti che ha segnato di più in carriera. Il suo obiettivo è solo il gol, ha un dono prezioso e deve coltivarlo. E poi è ancora relativamente giovane. Da lui tutti si aspettano il valore in più e può dare ancora tanto al nostro calcio. E’ come Inzaghi: uno che a 38 anni va in campo solo per il gol. Il mio modello di allenatore? Bearzot. Quello che è successo a Mutu? Ad Adrian darei un bel calcio nel sedere. Quando eravamo insieme a Firenze credevo avesse trovato l’equilibrio giusto invece mi rendo conto che non è ancora così. Se Mutu avesse anche altre doti oltre a quelle tecniche avrebbe di certo fatto altra carriera. Purtroppo ogni tanti gli si tappa la vena, gli partono i nervi. Ecco perchè gli dico che gli servirebbe prendersi qualche calcio nel sedere”.