2009

Prandelli: “Diamanti e Aquilani da azzurro, i vecchi spero di no. E Cassano…”

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Il ct Cesare Prandelli ha concesso un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport in cui ha parlato di tutti i temi di Nazionale e Serie A: “Cassano? Ho detto che non avrei convocato giocatori che avessero mostrato poca educazione o tenuto comportamenti violenti. Quando un giocatore è fuori rosa, non può andare in Nazionale. Gli ho consigliato di riflettere, di stare in famiglia. Balotelli? E’ diverso. Ero allo stadio del Manchester City, l’espulsione di Mario contro il West Bromwich non è stata dettata da impulsi cattivi. Balotelli stava giocando una partita vera, da calciatore vero. Cose normali. Diamanti? Ho letto ottime relazioni, sono andato a vederlo in Brescia-Juve. Ho trovato un Diamanti diverso, più continuo e dinamico. Mi è piaciuto il suo fair play, quando ha detto all’arbitro che Chiellini non aveva commesso fallo da rigore. Può meritare la convocazione. Aquilani? Se fosse stato bene, Lippi l’avrebbe portato al Mondiale. Giocatore importante, è pronto per tornare. Santon? Forse ha bruciato le tappe. Lo seguiamo. Può ancora fare una grande carriera. Totti, Del Piero e gli altri “veterani”? Li ringrazio perchè sono di esempio ai giovani, ma conto di non averne mai bisogno. Lo dico perchè c’è stata la frase di Cassano su quanto sarebbe bello riportare Totti in azzurro. Chiariamo: di solito la Nazionale non organizza amichevoli per i singoli calciatori. Il futuro del calcio italiano? Dobbiamo rimettere la qualità  al centro dei settori giovanili. Meno fisicità , meno tatticismi. Ne abbiamo parlato con Gianni Rivera (presidente del settore giovanile scolastico della Figc, ndr). I ragazzi devono capire che qualche ora di scuola calcio alla settimana non può bastare. I gesti tecnici bisogna provarli sempre, come facevamo noi da bambini in strada o all’oratorio. E poi i sacrifici: per emergere se ne debbono fare tanti. Io resto ottimista, abbiamo giovani di valore. Il Pallone d’oro? A Snejider. à? stato più continuo ed ha saputo cambiare faccia all’Inter e all’Olanda.”.

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