Prandelli a 360�° su passato, presente e futuro - Calcio News 24
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2009

Prandelli a 360�° su passato, presente e futuro

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Lunga intervista di Cesare Prandelli ai microfoni del Corriere dello Sport per il c.t. dell’Italia, Cesare Prandelli, il quale copre a 360Ã?° temi legati al passato, presente e futuro.

Si parla ovviamente del suo ruolo come Commissario Tecnico ed in particolare delle convocazione di Balotelli e Cassano: “Balotelli? Ho trovato un ragazzo veramente straordinario, che ha spiazzato un po’ tutti dicendo che siccome l’Under-21 si gioca una partita importante e lui è cresciuto lì, per riconoscenza, lui sarà  disponibile a tutto. Insomma Balotelli potrebbe fare tutte e due le cose. Cassano? Il problema è giudicare sulla lunga distanza. L’impatto non è stato positivo: di più! E non c’è stata alcuna alchimia particoalre se non guardarsi negli occhi con sincerità . Bisogna responsabilizzare i giocatori. A volte sbagliamo a confrontarci con loro, li consideriamo bambini viziati”.

Sul passato e la vicinanza alla panchina della Juventus, Prandelli smorza: “C’è stato un momento a Firenze che sembravo destinato a trovare collocazione da un’altra parte ed ero stato autorizzato ad ascoltare proposte. La Juventus? Questo è un discorso lungo…”

Tra gli oriundi, si fa il nome di Zarate, ma Prandelli risponde cauto: “E’ un nome possibile, ma sarà  il campionato a dettarmi le scelte, se uno è cittadino italiano, gioca bene, fa quindici gol, non vedo perchè non chiamarlo. Tornando a Zarate, al primo anno abbiamo avuto tutti la sensazione che fosse un giocatore straordinario, nella prima fase era devastante”.

Chiarimento anche sul rapporto con Pazzini: “Lui conosce il mio pensiero. Quando abbiamo cominciato l’avventura viola, c’erano Pazzini e Bojinov, abbiamo scelto il primo come titolare. Il problema è che sentiva da parte sua una tensione esagerata; lui è tifoso della Fiorentina e questo peso non lo lasciava sereno. Parlando con lui gli dissi che avrebbe fatto una carriera importante, ma lontano da Firenze”.

Un commento anche sulla situazione di Gilardino: “Probabilmente l’anno scorso è stato troppo generoso, un giocatore sempre a disposizione totale della squadra e forse ha speso davvero tanto. Ma ora molto meglio. Sapete, lui è un gran…testone, vuole sempre giocare anche le partitelle del giovedì”.

Sulla Fiorentina, i Della Valle e Mihajlovic: “Ho lasciato un gruppo di ragazzi straordinari, un ambiente organizzativo eccellente, una buona squadra. Mihajlovic? E’ l’uomo giusto. Si è presentato con personalità , decisione, chiaramente Firenze è una piazza impegnativa. I Della Valle? Ci siamo sentiti, ripromettendoci di vederci a pranzo. Dirò loro che sto apprezzando molto questa iniziativa di Save the children”.

Sulla mancata cessione di Mutu alla Roma, bloccata proprio da Prandelli: “A una settimana dai preliminari di Champions, mi dicono che c’è questa opportunità , io rispondo che non mi prendo questa responsabilità , decida la società , ma secondo me diamo l’impressione di non essere organizzati. Della cosa avevamo parlato a maggio: avevamo preso Jovetic, avevamo individuato il sostituto, Arshavin, più un paio di altri elementi, Di Natale e Pandev. A maggio ok, anche a giugno, ma non cinque giorni prima della Champions. Se poi a qualcuno ha fatto comodo dire che la responsabilità  era di Prandelli…”