2017
Il post Sampdoria-Milan apre scenari inquietanti: Fassone ha sbagliato tutto
Il post Sampdoria-Milan fa molto discutere, soprattutto per le dichiarazioni di Fassone sulla squadra e su Montella, finito nel mirino della critica. Ma l’amministratore delegato ha commesso un errore imperdonabile
Massimo Mauro, negli studi di Sky Calcio Club, ha evidenziato un aspetto molto inquietante sull’operato del Milan. In particolare della società, che dopo la gara di Marassi contro la Sampdoria ha pubblicamente puntato il dito sulla squadra e su un Vincenzo Montella ora esposto alle fauci della critica in maniera sconsideratamente eccessiva. Mauro ha puntato il dito su Marco Fassone e lo ha fatto con parole molto chiare: «Un giocatore si aspetta di essere appeso al muro in spogliatoio, non in tv. Mi sembra quasi l’intervista di un dirigente inesperto: Fassone per me ha sbagliato perché delegittima Montella, sapete ora che caos verrà fuori in spogliatoio? Doveva dire quelle cose solo ai giocatori e all’allenatore negli spogliatoi, non in pubblico».
Tutto vero e tutto giusto, perché Fassone dopo Sampdoria-Milan ne ha avute per tutti: «È necessario mettersi a correre perché davanti tengono un ritmo diverso. Niente alibi: non voglio più vedere partite così. Non cerchiamo alibi né la società né l’allenatore e né i giocatori. Siamo tutti responsabili. Bravo Giampaolo che ci ha impedito di giocare». Ed ecco che inizia il lungo processo al Milan e le voci su potenziali sostituti di Montella si susseguono. Anche e soprattutto per “colpa” degli ammiccamenti di Fassone a Giampaolo e della pubblica accusa della società nei confronti di una squadra bruttissima da vedere, ma che nelle prime undici gare della stagione ha ottenuto nove vittorie nelle prime undici partite. Non proprio uno score da formazione che lotta per non retrocedere, per intenderci.
La strategia della società, ovvero quella di porre l’altra guancia alle critiche della stampa, proprio non convince. Probabilmente, come ha sostenuto lo stesso Mauro, sarebbe stato meglio strigliare la squadra privatamente, senza mettere in difficoltà Montella agli occhi di tutta Italia. Anche perché l’allenatore ha già una montagna di problemi da risolvere per far rendere un Milan oggi indecifrabile. Le parole di Fassone gettano un interrogativo inquietante sui rossoneri, che al momento vivono di improvvisazione sia dal punto di vista tecnico che da quello mediatico. E inventare a seconda di come tira il vento non è la soluzione per andare in Champions League: contro la Roma serve un’immediata inversione di tendenza. Resa più complicata dalle mosse di una società che non sta dimostrando di proteggere il progetto Montella.