2012

Portieri, che stagione! Le medie: brillano Marchetti e Handanovic, sorpresa Pegolo. Unico flop Abbiati

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Quella che segue è un’analisi del rendimento conseguito dai portieri dalla prima giornata ad oggi: l’esito è estremamente positivo, in controtendenza con quanto accaduto nella scorsa stagione, in cui si era registrata una flessione generale in questo particolare e delicato ruolo. Strepitosi Marchetti e Handanovic, rispettivamente primo e secondo per media voto; in negativo da segnalare soltanto Abbiati, le cui prestazioni poco felici gli sono costate il posto da titolare in luogo di Amelia.

I MIGLIORI – La media voto più alta – dato Gazzetta ma tendenzialmente riscontrato negli altri quotidiani e nelle principali testate online – spetta a Federico Marchetti: il suo 6.46 lo colloca al primo posto della particolare classifica, brillano in tal senso le prestazioni contro le due squadre in vetta alla classifica. Il portiere della Lazio è stato assolutamente decisivo con i miracoli di Torino ed in casa con l’Inter. Immediatamente alle sue spalle figura Samir Handanovic (6.43): la tanto criticata scelta di investire fior di milioni nel suo acquisto rescindendo il contratto del tanto amato Julio Cesar ha al contrario dato frutti notevoli in termini di affidabilità. Terzo a sorpresa è Gianluca Pegolo (6.34): il Siena ha in lui uno dei punti di forza più credibili su cui fondare la disperata rincorsa verso la salvezza, il veneto sta confermando il gran finale dell’ultimo campionato.

RENDIMENTI GENERALI ELEVATI – Seguono Mirante (6.27), Sorrentino (6.21), Consigli (6.16), Perin (6.16) Buffon (6.15) ed Andujar (6.15): poco da aggiungere sul miglior portiere dell’ultimo ventennio calcistico, si conferma su ottimi livelli un portiere emergente quale Consigli, che sembra aver accantonato definitivamente qualche disattenzione che ne minava il valore complessivo. Tra le rivelazioni della stagione c’è senz’altro Mattia Perin, classe 1992 e già portiere della nazionale under 21, autore di interventi miracolosi ed atteso presto all’esame in una squadra ben più strutturata del mediocre Pescara. Ben oltre la sufficienza gli altri tre, garanzia assoluta per le sorti di Parma, Chievo e Catania. Sopra il 6 troviamo ancora, in ordine di apprezzabilità: Gillet (6.13), Frey (6.09), Viviano (6.07), Agazzi (6.07) e De Sanctis (6.00). Assolutamente decisivi i primi due nelle poche soddisfazioni che i loro club hanno saputo ritagliarsi, molto alterni i portieri di Fiorentina e Cagliari, in grado di sfoggiare prestazioni convincenti ed errori grossolani; in calo l’estremo difensore partenopeo, che nelle ultime due stagioni non ha confermato l’eccellente annata della qualificazione in Champions League.

APPENA SEI LE INSUFFICIENZE, MALISSIMO SOLO ABBIATI – Ok insufficienze, ma medie vicinissime al fatidico sei: Romero (5,96), Agliardi (5.91), Brkic (5.91) e Ujkani (5.84). Portieri penalizzati piuttosto da qualche uscita pesantemente infelice che dal rendimento complessivo, da rivedere qualcosa in termini di massima concentrazione. I due casi peggiori – e per diversi aspetti era piuttosto preventivabile considerando la qualità della retroguardia per i rossoneri ed un mix tra inesperienza dei singoli difensori ed assetto prettamente offensivo di Zeman – risiedono in casa Milan e Roma: il portiere titolare milanista – Christian Abbiati (5.55) – dopo una serie di errori evidenti ha perso la maglia titolare, assegnata ad un Amelia (5.71) che quantomeno ha messo una pezza nell’economia del Milan. Discorso ugualmente applicabile per la Roma: Stekelenburg (5.72) non ha mai convinto il tecnico boemo, che ha in prima persona richiesto l’acquisto dello sconosciuto Mauro Goicoechea (6.06) anche per le sue qualità nel far ripartire immediatamente l’azione. Dopo lo shock-derby, l’uruguaiano ex Danubio ha fornito prestazioni in crescendo: manca troppo per poterlo definire un colpo di alto calibro, ma gode della fiducia di Zeman e il posto da titolare sembra oramai essere di sua appartenenza.

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