Europa League
Politano carica: «Inter, vinciamo l’Europa League. De Laurentiis mi ha ferito»
Matteo Politano, colpo di mercato dell’Inter, ha parlato della sua esperienza in nerazzurro e non solo. Ecco le sue parole
Venticinque presenze su 25, nessun giocatore di movimento è come Matteo Politano nell’Inter di Luciano Spalletti. L’esterno, arrivato dal Sassuolo con la formula del prestito con diritto di riscatto, ha parlato alla Gazzetta dello Sport, raccontando la sua nuova avventura interista e il suo grande 2018: «Il più bello della mia vita, magico: il matrimonio, il passaggio all’Inter, l’esordio in Champions, il gol in Nazionale». L’esterno ha lodato il tecnico dell’Inter Spalletti: «Parla tanto con noi calciatori, la sua idea di calcio ti entra in testa e non esce più. Ho sentito subito la sua fiducia, è uno che ti fa pensare “per questo darò sempre tutto”». Poi un retroscena su Steven Zhang: «Al momento della firma mi disse che l’avevo fatto incazzare con il gol a San Siro alla penultima giornata. “Ti dovrai far perdonare”, e mi salutò».
Un elogio anche a Stramaccioni: «Senza di lui non sarei qui. Stavo pensando di smettere con il calcio, dopo un anno senza mai vedere il campo nei Giovanissimi Nazionali. A 16 anni pensavo di prendere un’altra strada. Poi è arrivato lui, dopo un mese ho iniziato a giocare e non ho più smesso. Lo porterò sempre nel cuore». Non è mancata una frecciata a De Laurentiis: «Sono stato vicinissimo al Napoli. Ci rimasi malissimo, quel Napoli era in lotta per lo scudetto. Pensai che la mia grande occasione era passata. Mi rodeva. Poi mi sono detto: lavoro e testa bassa, qualcosa succederà ancora. E infatti eccomi qua. Le parole di De Laurentiis mi hanno ferito («Meno male che non è andato in porto l’affare, sarebbero stati soldi buttati», ndr) non ha detto belle cose, magari era solo uno sfogo di uno che si era visto sconfitto in una trattativa». Chiosa sul 2019: «Voglio vincere qualcosa con l’Inter: è il regalo che voglio per il 2019. Europa League? Ci crediamo, il Chelsea è la rivale più forte con cui ce la giocheremo. Ma siamo forti e possiamo arrivare in finale».