2018
Poli scalda Bologna-Milan: «Montella superficiale, non sapeva comunicare»
Andrea Poli non le manda certo a dire e si iscrive al partito degli anti-Montella: prima di Bologna-Milan l’ex di turno ricorda i rossoneri (e quel retroscena con Gattuso)
Non è un segreto, ormai, che Vincenzo Montella non fosse l’allenatore più amato dallo spogliatoio del Milan. Qualche tempo fa le parole di Hakan Calhanoglu sono state indicative, ora si mette di mezzo anche Andrea Poli, in vista di Bologna-Milan. Mentre Montella è vicino al secondo esonero in cinque mesi (il Siviglia ha perso a Levante e può richiamare Caparros), il Milan va a Bologna dove trova un vecchio amico. Si tratta proprio di quel Poli che Gennaro Gattuso ebbe modo di incensare già nel 2013, quando l’ex interista era ai suoi primi passi in rossonero. Si trovarono a cena e Gattuso, da poco esonerato dal Palermo, disse che il giovane centrocampista sarebbe diventato un leader per il Milan del futuro. La storia e i numeri non gli hanno dato ragione.
Poli e il rapporto con Montella
Poli però è rimasto un tifoso del Milan e adesso cercherà di prendersi i punti per la salvezza definitiva in maglia Bologna. A La Gazzetta dello Sport ha deciso anche di togliersi qualche sassolino dalla scarpa, proprio in merito a qualche allenatore al Diavolo: «Con Montella ho giocato poco, non avevo un gran rapporto con lui. Ha avuto una gestione superficiale e non sapeva nemmeno comunicare. Mi ha dato fastidio la scarsa considerazione. Nonostante l’atteggiamento di Montella, io ho continuato a dare il massimo». A inizio 2017 ha maturato la decisione di lasciare il Milan, nonostante fosse tifoso da una vita, e ha scelto Bologna. Potrebbe essere una rivincita personale aver trovato così tanto spazio sotto le Torri, ma Poli ha detto di voler guardare avanti: «Se segnassi al Milan comunque non esulterei. Io non rinnego il passato, il Milan è nel mio cuore».