Pochettino: «Chelsea? Possiamo farcela. Conte...» - Calcio News 24
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2017

Pochettino: «Chelsea? Possiamo farcela. Conte…»

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Mauricio Pochettino e il suo Tottenham tentano di tenere aperta la Premier nel derby contro il Chelsea: «Sono meritatamente primi, Conte grande allenatore»

La seconda difesa contro la prima, uno dei derby più importanti di Londra, ma soprattutto una squadra giovane e divertente contro i dominatori della Premier League, reduci da 13 vittorie di fila: questo è Tottenham-Chelsea, che stasera chiuderà il 20° turno del campionato inglese. Un’occasione per Mauricio Pochettino, che finora ha incassato tanti elogi per il suo gioco, ma non ha ancora alzato un trofeo in campo nazionale o continentale.

SPURS ARE GONNA SPURS – Tutta l’Inghilterra tifa per voi. «È il calcio. È normale che sia così. Tutti si coalizzano contro i primi. Solo a noi la scorsa stagione accadde il contrario: eravamo secondi, ma si erano schierati tutti a favore del Leicester. Capisco però le ragioni di quella situazione: la storia del Leicester di Ranieri è stata davvero straordinaria». Quante volte ha ripensato al gol di Hazard nel 2-2 di maggio che di fatto assegnò il titolo al Leicester? «La partita chiave per noi fu un’altra: il k.o. nel derby con il West Ham del 2 marzo. Poi ci fu il pareggio con il Wba. E poi quel 2­2 con il Chelsea».

CHELSEA – Pochettino è positivo in vista del derby di stasera, come ha confermato ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”: «Stiamo bene e vogliamo vincere. Io penso sempre positivo. C’è il desiderio comune di giocarcela al meglio e di esprimere il nostro calcio in libertà, senza lasciarci condizionare dal pensiero del risultato». Il tecnico argentino non ha dubbi sul primo posto del Chelsea: «Non vinci 13 gare di fila se non possiedi una base solida di gioco e di carattere. Conte sta facendo un lavoro eccezionale. Si è inserito benissimo nel campionato più difficile del mondo. La Premier è una maratona senza soste: ti logora sul piano fisico e consuma energie nervose in quantità industriale».

CONTE – I rapporti personali con Conte sono buoni: «Un anno fa Antonio venne a farci visita al Tottenham. All’epoca era il c.t. dell’Italia. Seguì l’allenamento e poi andammo a pranzo, a parlare di tattica e di gestione dello spogliatoio. Trascorremmo tre ore decisamente piacevoli. Io apro sempre le porte della mia casa ai colleghi. Gli scambi di idee rappresentano un arricchimento. Lo spionaggio è ben altra cosa». Sfide sul campo da calciatori? «Ricordo un’amichevole dell’agosto 1998 a San Benedetto del Tronto, Juventus­-Espanyol. Lui partì dalla panchina ed entrò nella ripresa». All’andata allo Stamford Bridge finì 2-1 per il Chelsea. Una sconfitta da cui Pochettino ha imparato qualcosa: «Nel primo tempo giocò meglio il Tottenham. Il Chelsea uscì alla distanza e fu molto cinico. Avremmo meritato il pareggio, ma la squadra di Conte è spietata. Ha calciatori di esperienza, abituati a lottare per i titoli».

CRESCERE E TITOLO – E si torna ai limiti del Tottenham targato Pochettino: «Il nostro processo di crescita è in pieno svolgimento. È solo questione di tempo. Bisogna mantenere la calma. Anche noi un giorno vinceremo qualcosa d’importante». Nel Tottenham l’uomo in copertina è Dele Alli. «Dele non ha solo talento. Ha un’aggressività mentale fuori dal comune. Si vede che ha voglia di calcio e di arrivare». Se il Chelsea vincesse contro il Tottenham, salirebbe a +8 sul Liverpool, forse chiudendo il campionato: «Io penso positivo e credo che possiamo fermare il Chelsea. Conte è un uomo di calcio e capirà».

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