Editoriale
Playoff Mondiali: CR7, Ibra o Lewa, scenari da incubo per l’Italia
Chiusi i gironi di qualificazione, l’Italia ha conosciuto l’elenco completo delle possibili avversarie nei playoff Mondiali del prossimo marzo
Quattro mesi di tempo per prepararsi e, soprattutto, ritrovarsi prima dei playoff Mondiali che tireranno una linea netta tra gioia e dolore, tra sollievo e fallimento. Riprendersi dallo shock di Belfast non sarà facile ma la notizia positiva è che giocheremo l’accesso a Qatar 2022 tra quattro mesi o poco più.
Tempo necessario a recuperare i molti infortunati e riscoprire quello spirito e quell’entusiasmo che avevano reso magico il 2021. Poi, le sole due vittorie nelle ultime sette gare hanno macchiato un anno solare che non si può più definire perfetto. Anche perché fallire l’appuntamento iridato sarebbe sportivamente drammatico per il nostro movimento, già assente in Russia nel 2018.
L’Italia ha conosciuto tutte le sue possibili avversarie nel barrage di inizio primavera e gli scenari ipotizzabili sono piuttosto preoccupanti. Specialmente se la nostra Nazionale dovesse essere quella ammirata, si fa per dire, di recente. Ipotesi che Roberto Mancini nega con veemenza e sicurezza, confidando di poter superare, a ragion veduta, qualsiasi rivale.
Ma se proprio si potesse scegliere una squadra da evitare, beh, lo stesso Commissario Tecnico ha individuato nel Portogallo il pensiero più opprimente. E non solo per la voglia di rivalsa contro il calcio italiano di Cristiano Ronaldo, quanto soprattutto per valori tecnici di altissimo livello. Lusitani che saranno testa di serie al pari degli Azzurri, dunque possibili antagonisti solo della finale.
Primo turno che non potrà proporre accoppiamenti anche con Russia, Galles, Scozia e Svezia. Sfide oggettivamente tutte abbordabili sulla carta, se non fosse che incomba il pericolo trasferta e che l’idea di giocarsi in gara secca il Mondiale con l’asso del Milan Ibrahimovic e i suoi compagni rievochi ricordi a dir poco traumatici.
Concettualmente, il peso specifico della semifinale potrebbe essere simile se non addirittura superiore a quello della finale, con il jolly del match casalingo però da poter smazzare sul tavolo. In particolare se il sorteggio dovesse riservare l’avversario più temibile, ovvero la Polonia del possibile Pallone d’Oro Lewandowski. O se dovessimo incrociare i tacchetti con quell’Austria che infinitamente ci fece soffrire agli Europei. Meglio, decisamente, aspirare a Turchia, Repubblica Ceca, Ucraina o Macedonia. In ogni caso, però, mai come in questa occasione un sorteggio potrà scacciare o provocare incubi.