Calcio italiano
Platini senza freni: «Non rispetto Infantino e Ceferin. Uefa e Fifa si occupino dei dilettanti»
L’ex presidente della Uefa Platini si è raccontato senza freni a La Gazzetta dello Sport
Michel Platini, storico ex calciatore della Juventus ed ex presidente della Uefa, ha parlato senza freni in una intervista a La Gazzetta dello Sport; dal calcio italiano alle questioni riguardanti le organizzazioni internazionali.
JUVENTUS – «Rivedo la Juve del Trap. Questa di Allegri è la Juve storica. Storica, non vecchia. Con valori forti: un blocco concreto, unito. Una squadra che gioca in contropiede e segna di furbizia e potenza, vedi il gol di Vlahovic. Che si fonda sulla difesa, da sempre il suo Dna. Un tempo Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, poi la BBC più Buffon. Agnelli anni fa mi disse: “Il problema sarà sostituirli”».
VLAHOVIC – «Non lo conoscevo, ma l’impressione è che sia davvero forte. Se segna sempre così… Forse gli è mancato l’ultimo passaggio».
EREDE PLATINI – «Non ne ho perché non ci sono più 10 ma registi arretrati tipo Jorginho e Pirlo. Magari in questo calcio io non giocherei…».
MESSI PALLONE D’ORO E BEST – «No. Chi ha vinto Champions ed Europeo? Jorginho».
IBRAHIMOVIC – «Grande giocatore, divertente dentro e fuori dal campo, di personalità. Certo anche lui ha 40 anni e sempre più giocano fino a quell’età, come Chiellini, forse non sanno cosa fare dopo».
MOURINHO – «Lo adoro! Non si può vincere sempre».
PIOLI – «Era un ragazzino quando è arrivato alla Juve, simpatico, sveglio, serio, con tutti quei riccioli: mi pare sia un po’ cambiato. Era troppo giovane per capire se poteva fare l’allenatore. Ma bravo. Come Conte e Simeone con la loro voglia di lottare, diversi da Guardiola e Klopp».
EUROPA – «Serve un Lega composta soltanto da presidente. Uefa e Fifa si occupino di Nazionali, di dilettanti. Ho detto Lega, non Superlega: una struttura amministrativa. Non sono d’accordo con un campionato chiuso, per pochi, che in Europa non si può fare».
ITALIA SENZA MONDIALE – «Possibile. Il calcio è globalizzato e oggi uno svizzero gioca nel Liverpool ed è più bravo di un italiano. Anche la Francia ha perso ai rigori con la Svizzera all’Europeo, quindi perché non può succedere a voi? Il Portogallo è forte».
EUROPEO – «Italia bellissima, preparata, veloce, divertente. Grande difesa, un grandissimo Donnarumma, due super centrocampisti quali Jorginho e Verratti. In attacco non tanta qualità ma Chiesa».
MONDIALE QATAR – «Non mi pento del voto, volevo dare un Mondiale agli arabi, una Coppa del Golfo. Se lo meritavano. Solo che l’emiro mi aveva promesso partita anche negli altri stati, Emirati, Dubai, Kuwait. Peccato».
LAVORO – «Mi hanno chiesto di tornare, club, organizzazioni, ma non ho trovato nessun ruolo. Forse mi piacerebbe impegnarmi per i giocatori, affinché prendano il potere nel calcio. Ci penserei su. Niente politica. Non rispetto Infantino e Ceferin, ma lo dico con leggerezza: facciano quello che vogliono, io sono fuori. Invece non perdonerò mai chi mi ha accusato falsamente e fatto uscire dal calcio. Hanno vinto ma io cercherò sempre giustizia».