2015
Pizzarotti: «Parma? La punta delliceberg»
Il sindaco all’attacco del calcio italiano: «Sistema mostruoso»
La notizia dell’arresto di Giampietro Manenti ha svegliato ieri Parma e i suoi tifosi. Oggi è una giornata decisiva per il club ducale, perché è in programma l’udienza pre-fallimentare. Ai microfoni de La Stampa è intervenuto il sindaco Federico Pizzarotti, che ha commentato l’arresto e descritto gli scenari che si aprono ora per il Parma: «Ho fatto bene a chiudergli tutte le porte del dialogo. Avevo chiesto trasparenza ma lui ha presentato solo ombre. Non basta portare soldi: pretendo di sapere se sono puliti o sporchi. Manenti era un millantatore e non avrebbe mai potuto salvare la società, mi era chiaro fin dall’inizio. Che cosa mi aspetto oggi? Mi aspetto di trovare, finalmente, un interlocutore serio scelto dal tribunale, e da lì ripartire per salvare la squadra. Il mio ruolo era finito dopo l’accordo Lega-giocatori-dipendenti. Ora ricomincia».
GLI SCENARI – Mentre in tribunale si decide il futuro del Parma, a Collecchio si riflette sulle possibilità che la squadra domenica scenda in campo, situazioni inevitabilmente intrecciate: «Dipende dal sopraggiungere dei curatori fallimentari. In tal caso, da oggi sono loro i nostri interlocutori. Lo stadio è a disposizione, ma vogliamo interlocutori credibili e seri», ha spiegato Pizzarotti, che sul destino del Parma ha aggiunto: «Le possibilità che riparta dalla B – diciamolo – sono poche. Però siamo qui anche per questo, per nutrire speranze. In crisi come questa, l’attenzione deve essere massima: oltre a persone perbene, tentano di entrare sciacalli e avvoltoi».
PUNTA DELL’ICEBERG – Il sindaco di Parma ha parlato poi del sistema calcistico italiano, che farebbe acqua da ogni parte: «Non vorrei che questa situazione paradossale finisse come una classica italiana: nessun colpevole, nessun responsabile. Non faccio il revisore dei conti delle società calcistiche, ma credo che il Parma sia la punta dell’iceberg di un sistema che ha bisogno di cambiare».