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Pistocchi: «Troppe partite? I calciatori si lamentano, ma poi… rischia di diventare uno schema Ponzi»
Le parole di Maurizio Pistocchi sui calendari sempre più intasati di partite e le proteste dei calciatori: «Si lamentano, ma poi…»
Maurizio Pistocchi, sui propri social, ha ripreso una dichiarazione di Bernardo Silva, che parlando dei calendari ormai sempre più intasati di partite: «Trascorro pochissimo tempo con la mia famiglia e i miei amici. La quantità di partita che dobbiamo giocare non ha senso». Di seguito il suo commento su X alle parole del calciatore del City.
I calciatori, giustamente, si lamentano per le troppe partite, tra campionati, coppe e nazionali, ma dimenticano che i club sono costretti a giocare sempre di più per retribuire loro e i loro procuratori, che hanno contratti ormai fuori da ogni logica e controllo. Una spirale… pic.twitter.com/9mMTVcGaKh
— Maurizio Pistocchi (@pisto_gol) September 8, 2024
«I calciatori, giustamente, si lamentano per le troppe partite, tra campionati, coppe e nazionali, ma dimenticano che i club sono costretti a giocare sempre di più per retribuire loro e i loro procuratori, che hanno contratti ormai fuori da ogni logica e controllo. Una spirale che, alla fine, trasformerà il calcio in uno schema Ponzi senza limiti e confini. Vero che nessuno obbliga i club a stabilire questi accordi, e che quindi c’è una responsabilità a monte dei Presidenti, ma i calciatori dovrebbero fare un passo indietro per cercare di ridare a questo sport un equilibrio finanziario, magari riducendo del 20-30% i loro stipendi, la UEFA applicare regole più severe per la gestione finanziaria e l’ingresso nel sistema di potentati senza limiti di spesa, la FIFPRO proclamare uno sciopero a livello mondiale contro le nuove competizioni. Invece nessuno farà nulla, perché i soldi che girano sono ormai spaventosi, e chi è dentro al Sistema pensa al suo c/c e se ne frega del calcio. Un noto procuratore mi ha detto qualche sera fa “ Non mi frega niente del Calcio, mi interessano solo i soldi” A me invece interessa il futuro di questo sport, e dovrebbe interessare a tutti quelli che lo amano. #ilpallonenonsisporca».