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2015

Pirlo: «Voglio la Champions, poi vado via»

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pirlo esulta juventus aprile 2014 ifa

Il regista della Juventus fa un annuncio particolare sul suo futuro

Dopo aver archiviato la pratica scudetto, ancora da festeggiare a dovere, Andrea Pirlo si prepara alla semifinale di Champions League contro il Real Madrid. Il centrocampista è già carico e, infatti, ai microfoni di Tuttosport ha dimostrato di credere nelle possibilità della Juventus di superare il duro ostacolo madrileno, lanciando poi segnali importanti e clamorosi per il futuro: «Siamo arrivati alle semifinali, non ci possono essere dei favoriti. Siamo arrivati fin qui meritandocelo, quindi nessuna paura. Ce la giochiamo alla pari. Adesso dobbiamo provare a conquistare la finale, abbiamo grande convinzione. L’Atletico l’anno scorso ha sfiorato la vittoria. Possiamo provare a ripetere quell’impresa, magari riuscendo ad alzare la coppa. Se finisse così sarebbe il coronamento di un sogno per me e per tutti. Potrei smettere? Forse in Italia, ma prima di fare certi discorsi vinciamola. Andrei all’estero, perché ho ancora voglia di giocare, ma solo se dovessimo vincere la Champions», ha dichiarato il regista bresciano, che è tornato a ribadire di aver lasciato il Milan perché non condivideva più gli obiettivi.

IL “PADRE” –Quando si parla di Real Madrid il riferimento a Carlo Ancelotti è d’obbligo, ma Pirlo nel corso dell’intervista ha parlato anche di come affrontarlo e della crescita della Juventus dopo l’addio in estate di Antonio Conte, diventato poi commissario tecnico della Nazionale: «Ancelotti per me è stato come un padre. Ha cambiato il mio ruolo assegnandomi quello che è ancora mio. Sarà sempre importantissimo per me. Dobbiamo essere accorti e al tempo stesso spavaldi: non abbiamo niente da perdere e abbiamo un sogno da realizzare. Siamo cresciuti e abbiamo capito che potevamo giocarci le partite europee senza paure. Conte? Aveva le sue opinioni. Se non era convinto ha fatto bene ad andarsene. In quel momento dovevamo dimostrare di essere un grande gruppo e dimostrare che la società aveva fatto la scelta giusta come allenatore», ha spiegato Pirlo, che poi ha rievocato la standing ovation del Santiago Bernabeu nella passata stagione e analizzato le caratteristiche del centrocampo del Real Madrid.

MISTER E COMPAGNI – Infine, Pirlo ha ribadito di non aver mai avuto problemi con Massimiliano Allegri e poi ha parlato dell’importanza di Carlos Tevez nello spogliatoio e della crescita di Alvaro Morata, che all’inizio della sua avventura bianconera ha affrontato diverse difficoltà: «Mai avuto problemi con lui. Avevo deciso io di andare via, perché il mio periodo era finito. Le cose sono sempre andate bene. Tevez? E’ un grande. Ci ha aiutato a vincere due scudetti, ora può essere decisivo per la Coppa e anche per l’anno prossimo. Morata? Ha grande talento e ha saputo superare le difficoltà che hanno quasi tutti gli stranieri. Ad un passo dal Real Madrid? Nel 2006 avevo fatto tutto. Sembrava che il Milan avesse problemi con Calciopoli, poi arrivò la qualificazione in Champions e rinnovai…».