2014

Pirlo, riecco Schembri: marcatore “con gli occhi a cuoricino”

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Il regista ha scritto sul suo libro: «La palla non gli interessava, si era invaghito di me…»

MALTA GHEDIN SCHEMBRI PIRLO – Dopo aver lodato Antonio Conte, il commissario tecnico del Malta in conferenza stampa ha suonato la carica e parlato poi di Andrea Pirlo: «Se giochiamo come abbiamo fatto contro la Norvegia andiamo incontro ad una figuraccia. L’ho detto ai miei ragazzi. Si può vincere o perdere ma con gli azzurri bisogna cambiare mentalità, altrimenti non si va da nessuna parte. E sono convinto che questa sera faremo bene, saremo all’altezza della situazione. Speriamo di rifarci. Noi siamo qui per fare bene, e la delusione degli altri è anche la mia e quella della squadra. Non è che uno fa male volontariamente: a volte gli avversari sono un po’ più in condizione. Magari Pirlo non gioca, ci eviteremo un mal di testa».

LE PAGINE – A proposito del regista azzurro, riemerge la sfida con André Schembri, che riuscì a fermarlo nel 2012 e si conquistò tre pagine del libro di Pirlo: «Si era invaghito di me, ne sono sicuro. Gliel’ho letto negli occhi, a forma di cuoricino. Me li ha appiccicati addosso al primo minuto della partita. Lui un kamikaze del calcio, forse dell’amore. Il pallone non gli interessava, come se fosse stato sgonfio e quindi un accessorio senza alcuna utilità, contava solo la mia presenza al suo fianco, o meglio la sua al mio. Avrei chiamato i carabinieri se fossimo stati soli in un vicolo buio e non su un campo da calcio, davanti a ventimila persone. Travolto da una passione violenta, perché mi ha anche picchiato. “Ma che fai? Mi fissi, mi prendi a calci e non hai ancora toccato un pallone. Ma pensa a giocare, non a scodinzolarmi intorno”. “Impossibile, il nostro allenatore mi ha detto che devo pensare solo a marcarti, a quello e a nient’altro. La mia missione è fermarti. Io devo guardare solo te, e basta”. Avesse avuto l’anello, si sarebbe dichiarato. Mi avrebbe fatto la proposta. Quel comportamento mi ha innervosito parecchio, ogni volta spero che le sanguisughe siano una specie in via di estinzione, non una categoria di animali in calore, e rimango deluso. Malta giocava contro l’Italia, Schembri contro di me. Da andare fuori di testa, snervante. “Così non ti godi la partita”. “Neanche tu, però”».

LA REPLICA – Dopo aver letto queste pagine dell’autobiografia di Pirlo, André Schembri ha chiarito: «Lui ha riportato quello che ci siamo detti in campo, ma non ci siamo detti esattamente quelle cose. E comunque di solito gioco un altro tipo di calcio. Quello era il compito che mi era stato assegnato dall’allenatore: non è stato facile, e nemmeno divertente, provare a contenere un giocatore così forte per 90 minuti. Ma per Malta faccio questo e altro, per me è un onore. E se Pirlo ha deciso di citarmi nella sua autobiografia, vuol dire che ho fatto un buon lavoro». 

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