2014
Pique: «Ho detto a Suarez di non mordermi»
Il difensore del Barcellona parla del nuovo compagno di squadra
BARCELLONA PIQUE SUAREZ – Ci siamo, è il momento: Luis Suarez sta per tornare in campo e sta per farlo nella partita per eccellenza, il Clasico contro il Real Madrid. L’attaccante del Barcellona, al debutto assoluto con la nuova maglia, ha dovuto scontare una lunga squalifica dopo il morso rifilato in estate a Chiellini al Mondiale. Un morso che, a modo suo, è passato alla storia del calcio moderno e su cui il compagno di squadra di Suarez, Gerard Pique, ironizza pacificamente.
NON MORDERMI! – Così Pique intervistato per ESPN: «Quando lottiamo insieme per prendere la palla, per esempio oggi in allenamento, io ovviamente devo difendere e lui attaccare. Prima gi ho detto “Hey Luis, non mordermi”. Lui ha sorriso, ma sa che durante una partita non è il caso di mordere nessuno. Quello che è successo è successo, si è scusato già, ora va accettato e bisogna andare avanti. Luis in allenamento è molto competitivo comunque, se gli tiri un calcione non si butta a terra, mai, continua a cercare il gol comunque, anche se lo strattoni o gli tiri la maglia». Insomma, un tipo molto rude.
INTEGRAZIONE – Pique parla poi di questi mesi senza calcio di Suarez: «Quando è arrivato qui, che non si allenava da settimane e non giocava, era sfinito dopo dieci minuti di allenamento ed io lo guardavo come a dire “Ma che ti succede, uomo?”, però dopo due o tre settimane era già in forma ed ora è assolutamente al top. Lo ha già dimostrato con il gol all’Oman. In allenamento è un giocatore incredibile: lui ha questa caratteristica, mettiamola così… quando entri in area e provi a dribblare ci sono due o tre rimbalzi sugli avversari di solito, ma quando è così la palla rimane comunque tra i suoi piedi e segna. Crea gol dal niente. Ha uno stile di gioco diverso dal nostro, gente come Xavi o Iniesta sono molto delicati col pallone e sono belli da vedere, Luis invece ha lo stile opposto, combatte, tiene duro, ma alla fine segna comunque. Sempre». Ed ora sono uccelli senza zucchero per gli avversari…