Il difensore del Barcellona e della Spagna ha parlato della questione catalana. Ecco le parole di Gerard Piqué

Il difensore della Spagna e del Barcellona, Gerard Piqué, è nell’occhio del ciclone a causa della questione catalana. Il difensore ha parlato in conferenza stampa dei fischi ricevuti ieri in allenamento e dei motivi che lo spingono a non lasciare la Nazionale iberica nonostante la sua scelta politica: «Io rispetto le opinioni degli altri, qui si parla di tante circostanze insieme. La Spagna e la Catalogna sono come una famiglia ma a un certo punti il ragazzo di 18 anni decide di andare via da casa. Non so cosa succederà lunedì. Domenica abbiamo provato a fare un referendum che non è andato in porto al 100% per diverse ragioni».

Prosegue il difensore: «Confronto con Lopetegui? Niente di speciale. Io sono solo dispiaciuto per i miei compagni, perché non sarà una situazione semplice per loro. Con Ramos non ci sono problemi così come non ci sono problemi con gli altri compagni. Io sono felice di far parte della Nazionale spagnola, non esiste una nazionale catalana. Il primo giorno di allenamenti a porte aperte è stato difficile, non è bello sentire i fischi dei tifosi della Roja. Non c’è stata violenza, ma tanti fischi. Io ho voglia di giocare per la Spagna, sono qui da 15 anni e sono orgoglioso di vestire la maglia della Nazionale. Ho pensato di lasciare la Nazionale ma poi ho deciso di rimanere perché è più giusto così».