2016
Pioli: «Suning farà grandi cose. Simeone? Non me ne curo»
Credere nel terzo posto è obbligatorio per l’Inter, lo dice Stefano Pioli: il tecnico, che non si cura delle voci su Simeone, promette un calciomercato di giugno coi botti
Stefano Pioli sa che Inter – Lazio è un test decisivo per i suoi, bisogna capire se la squadra si è rialzata o meno. L’allenatore è sereno, anche con i risultati negativi era comunque contento del suo ambiente e di come si poteva lavorare in nerazzurro, adesso attende il calciomercato e una rosa di 23-24 elementi al massimo, sarà una sessione di transizione mentre a giugno tutto potrebbe cambiare: «Prepariamoci a cose di alto livello, Suning vuole davvero rendere l’Inter una delle grandi del calcio mondiale, si percepisce passione». L’Inter pecca di personalità a volte ma il tecnico parla di molti leader da Handanovic a Icardi passando per Miranda e per Medel, la cui assenza si fa sentire. Per quanto riguarda MI9 Pioli elogia il suo modo di lavorare per la squadra e pensa che possa legarsi ancora di più alla manovra interista.
INTER A PIOLI – Con Jovetic invece non si è rotto nulla ma il tecnico vuole giocatori pronti, Perisic invece viene difeso perché sembra svogliato ma non lo è nell’ottica del suo coach, secondo cui lo frega la sua espressione. «Per portare nuove idee serve tempo e tutti devono collaborare, io ho 3-4 priorità come attaccare e difendere bene, non ho chiesto nulla di de Boer e non mi faccio condizionare» prosegue Pioli a proposito del suo approdo a Milano. C’è spazio anche per dare fiducia a Gabigol, che avrà il suo momento, e per rimproverare l’Inter per le partite contro Hapoel e Napoli, le peggiori della sua gestione. L’Inter può credere nel terzo posto? Risponde il mister: «Certo, i margini di miglioramento sono enormi e quindi dobbiamo crederci». Con Steven Zhang jr. i rapporti sono ottimi, Suning segue la squadra e questo basta all’ex laziale, che adesso sfiderà il suo passato puntando anche sul rapporto rinato con Candreva. Infine Pioli fa pure una battuta sulle voci su Simeone, a La Gazzetta dello Sport afferma: «Non mi tocca per nulla. Quando ero alla Lazio girava la stessa voce, vuol dire che ci inseguiamo…»