2017

Pioli e un nuovo inizio: «Fiorentina, ripartiamo insieme»

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Stefano Pioli riparte dalla Viola per rilanciare la sua carriera dopo l’Inter: «I nerazzurri? Io penso solo alla Fiorentina. Il mercato…»

L’avventura nella Milano nerazzurra ha rischiato di bruciarlo, ma Stefano Pioli sembra pronto per riprovarci di nuovo in Serie A, stavolta sulla panchina della Fiorentina, come ha ribadito ai microfoni de “Il Corriere dello Sport”: «Voglio una squadra capace di scender in campo sapendo di poter vincere, pur essendo consapevoli che allo stato attuale ci sono 6-7 club più forti sulla carta. Noi, però, vogliamo esser ambiziosi…». La rosa è talmente cambiata che pochi possono considerarsi titolari: «Ho sempre voluto questo: la concorrenza interna è il pepe che tiene tutti sulla corda. Per ciascun ruolo ci sono due elementi il cui valore si equivale».

PASSATO… – Nonostante il nuovo inizio a Firenze, permane qualche domanda sulla sua avventura all’Inter: «Spalletti? Lo vedo bene, ma il nostro è un ruolo che impone di fare risultato. L’essere allenatore include al suo interno una percentuale di rischio e non è che più ti metti alla guida di club importanti, più aumenta la possibilità di fallire. Tutto è perfettibile…». Domenica a San Siro la prima sarà proprio contro la sua ex Inter: «La prima gara sarà il primo passo di un nuovo ciclo, quello viola, sul quale stiamo lavorando con grande attenzione. L’Inter ha portato avanti un mercato intelligente: serviva un centrale ed è stato preso, così come un terzino sinistro».

…E PRESENTE – C’è anche e soprattutto spazio per il presente, però, perché Pioli ha rivolto i suoi principali pensieri alla Fiorentina: «Il mercato? I responsabili sono Corvino e Freitas, ma insieme abbiamo fatto scelte ben precise. Quando sono arrivato, sapevo che avremmo dovuto cambiare molto: è sempre così quando si decide di iniziare un nuovo percorso. Siamo ripartiti da tre elementi: giocatori di talento e prospettiva, motivati e desiderosi di vestire questa maglia. Ci sono diversi stranieri, però mi piace molto come il gruppo sta lavorando: è una nuova Fiorentina». Ci sono stati dei “no” sul mercato, ma conta più la permanenza di Badelj: «Punto molto su di lui. Come Astori, è un punto di riferimento». E ci sono già gli aggettivi per alcuni dei suoi nuovi ragazzi: «Sportiello? Esuberante. Milenkovic? Prepotente, come Vitor Hugo. Astori? Mi rivedo molto in lui, anche se Davide è molto bravo a leggere il gioco. Simeone? Un giocatore perfetto per voglia e fame di far gol. Chiesa? Non dovrà mai perdere di vista le qualità che l’hanno portato sin qui, ovvero generosità, dinamismo e voglia. Deve però migliorare nel gioco senza palla».

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