2016
Pioli: «Approccio sbagliato, dobbiamo essere più in partita»
Stefano Pioli, allenatore dell’Inter, ha parlato dopo la sconfitta in casa del Napoli. Ecco le dichiarazioni del tecnico nerazzurro
Brutto ko per l’Inter in casa del Napoli per 3 a 0. Zielinski, Hamsik e Insigne hanno colpito i nerazzurri e Stefano Pioli, allenatore dell’Inter, ha parlato a “Sky Sport” al termine della sfida del San Paolo valevole per la quindicesima giornata di Serie A: «Dobbiamo leggere meglio le partite e per quello che si è visto oggi il problema è stato l’approccio alla gara. Andare sotto di due gol e subire due gol in modo ingenuo ha influito, anche se sul primo gol c’era il fuorigioco di Callejon. Nel primo e nel secondo tempo abbiamo avuto qualche occasioni e abbiamo fallito delle occasioni che in altre situazioni avevamo sfruttato. Champions? L’Inter deve vincere tante partite ma questo è sicuramente un passo indietro. Stasera abbiamo avuto delle difficoltà, possiamo riprendere delle posizioni ma dobbiamo pensare a lavorare. Una squadra di personalità non va sotto di 2 gol dopo 5 minuti, con tutti i meriti che possiamo dare ai nostri avversari. I nostri equilibri sono ancora molto sottili e bisogna essere più in partita, bisogna leggere meglio alcune situazioni ma in questo momento i nostri avversari ci fanno gol troppo facilmente».
LE PAROLE DI STEFANO PIOLI – Prosegue l’allenatore dell’Inter: «Nel primo gol, indipendentemente dalla posizione di fuorigioco di Callejon, bisogna seguire meglio Zielinski. Non ho visto una squadra rassegnata. Abbiamo provato a reagire e la partita poteva cambiare ad esempio Icardi ha avuto qualche occasione, anche Perisic. Non c’è stata rassegnazione ma non è facile star sotto di 2 gol dopo 5 minuti ma lo sforzo dobbiamo farlo proprio in queste circostanze. In tutti e 3 i gol abbiamo commesso errori individuali e di reparto che una squadra come la nostra non può permettersi di commettere. Se manca un centrocampista di sostanza o uno alla Biglia? Le caratteristiche sono queste e tocca a me cercare di sfruttarle al meglio. Il potenziale c’è e bisogna fare qualcosina in più. Sulla sponda di Callejon ci sono due giocatori in zona e sicuramente si può fare meglio. Questa deve essere una lezione importante per il nostro futuro, non abbiamo tanto tempo da perdere e dobbiamo riprenderci in fretta. Kondogbia? E’ adatto a giocare in un centrocampo a due e credo che la posizione sia giusta. Ha 23-24 anni, non è più giovane e durante la settimana mi dà buone sensazioni altrimenti non lo schiererei titolare».