2015
Pinilla: «Perché l’Atalanta? Cè serietà»
E sull’Inter: «All’epoca non affrontavo il calcio seriamente»
La traversa colpita all’ultimo minuti dei supplementari col Brasile ai Mondiali è difficile da dimenticare, ma Mauricio Pinilla si è messo alle spalle il passato. Lo stesso ha fatto con la breve esperienza al Genoa, che ha lasciato per passare all’Atalanta: «Conoscevo la serietà di questa società e nel giro di due giorni, prima che aprisse il mercato, avevo già firmato. Sapevo che a Bergamo ci sarebbero state le condizioni per fare bene», ha dichiarato a Tuttosport l’attaccante cileno, che poi ha parlato dell’interesse del Torino: «Quando ho parlato con loro, avevo già deciso di accettare la proposta dell’Atalanta. E’ stata una chiacchierata in cui non si è parlato neppure di soldi perché la mia scelta l’avevo già fatta. Sa, io sono una persona seria e quando do la mia parola, resta quella. L’Atalanta, al contrario, è stata molto concreta: mi hanno fatto addirittura firmare i documenti quando ero in vacanza a Parigi con la famiglia».
EX BAD BOY – Il rimpianto della carriera per Pinilla è esser stato acquistato dall’Inter e non averci mai giocato: «Era la squadra che tifavo da ragazzino sin dai tempi di Zamorano che, tra l’altro, ha molto lavorato per portarmi a Milano. La colpa però è al 100% mia perché in carriera ho avuto troppi alti e bassi e non sono mai stato convinto a tal punto delle mie qualità per conquistarmi una possibilità all’Inter. Non affrontavo il calcio con la serietà che meritava. Probabilmente se a 22 anni avessi avuto la testa che ho adesso, avrei fatto tanti anni a Milano», ha spiegato il centravanti, che non ha mai avuto però un piano B, perché ha sempre vissuto di calcio nella sua vita. C’è stato, però, un momento nel quale ha pensato di mollare ed è stato nel 2007: «Ero deluso da me stesso, poi mia moglie mi ha fatto capire che la mia vita era il calcio. Io sono un calciatore… nato due volte: della prima parte di carriera voglio ricordare poco, meglio pensare a quello che è arrivato dopo».
OBIETTIVI E FUTURO – Pinilla, che dentro e fuori dal campo ha costruito un rapporto molto solido con Gary Medel e Arturo Vidal, ha caricato l’Atalanta in vista dei prossimi impegni: «L’Atalanta deve provare a fare punti in tutte le partite, a prescindere dall’avversario che ha di fronte. Dobbiamo essere bravi a far girare la situazione. Colantuono? E’ sanguigno, cattivo, ti trasmette sentimenti e il suo pensiero anche con aggressività. Queste sono le persone che piacciono a me. Oggi il mio sogno è salvarmi con l’Atalanta», ha affermato l’attaccante, che poi sul suo futuro ha concluso: «Mi rimangono almeno tre anni di carriera, mi hanno già proposto di fare il commentatore e l’idea mi piace perché un po’ di calcio ne capisco. Poi mi piacerebbe pure lavorare con i ragazzi come procuratore».